IL MOSAICO UMANO CHE SUSCITA NOSTALGIA
UNO STUPEFACENTE TETRIS DI VITE INCASTRATE, di colori perfettamente collimanti, di cibi e di odori. Questa foto è la sintesi perfetta di una gioia diversa, quella che dentro un centro commerciale occidentale (o cinese o russo o giapponese) non potremo mai provare, noi, fiume umano che defluisce su scale mobili e tapis roulant tra marchi nobili e caos ignobile. Qui siamo a Bangkok, Thailandia, e questo meraviglioso mosaico è composto dalle tende colorate del mercato ferroviario, dove la gente al crepuscolo va a comprare, mangiare, chiacchierare. Se ingrandite l’immagine, se avvicinate cioè una lente a questa pagina, noterete che gli esseri umani sono seduti ai tavoli, in una quiete che contrasta con l’effetto multicolore della fotografia che, a prima vista, potrebbe sembrare un composit di Pantone, campionatura assoluta dei colori dell’universo.Viviamo in un mondo veloce e sempre più affollato, dimensionato sempre più sulle grandi masse e sempre meno sui singoli, utili al mondo dei consumi solo quando sono profili social più che individui. Questo scatto, col suo sapore demodé da tavolata immensa a una Festa dell’Unità anni Settanta, ci riporta in un mondo dove la socialità era fatta di cene insieme, di risate guardandosi in viso, senza file ossessive ai fast food, senza occhi perennemente chini sugli smartphone. Sono angoli di memoria, piccoli privilegi di chi ricorda com’eravamo prima di tutto questo.