MISSIVE E MESSAGGI
La scuola non è un parcheggio
Non male le proposte di Orsola Riva ( Un orario adatto ai ragazzi e alle famiglie, 22 marzo): il tempo pieno con laboratori al pomeriggio, e i compiti a scuola, sono idee realizzabili. I problemi, però, sono ben altri. Per esempio le classi disomogenee e un insegnamento troppo nozionistico alle superiori. Cominciamo a far capire alle famiglie che la scuola non è un parcheggio. Quindi correggerei il vostro titolo: «Un orario adatto ai ragazzi» è giusto; «un orario adatto alle famiglie», no. Per assecondare le esigenze di ognuna, la scuola dovrebbe essere aperta 24 ore. Infine: andrebbero organizzati corsi per i genitori, sui comportamenti corretti e sulla legalità Laura Soliveri laurasoliv@gmail.com
In quasi tutte le famiglie, oggi, papà e mamma lavorano fuori casa. Se lettereasette@rcs.it in quelle otto ore i figli fossero a scuola, e tornassero a casa con i compiti fatti, sarebbe un sollievo per tutti. In quanto ai corsi per i genitori, siamo d’accordo. Sempre più spesso sono feroci avvocati dei figli, invece d’essere alleati degli insegnanti. E le conseguenze sono disastrose.
Avere figli dev’essere più facile
Bella l’idea di allungare l’orario scolastico e pagare di più gli insegnanti. Se non diventa più facile avere figli siamo finiti (ho appena letto il libro di Federico Fubini, La maestra e il camorrista).
Andrea Zorzetto andrea94zorzetto@gmail.com
Le CORRecensioni belle ma troppe!
Buona l’iniziativa delle CORRecensioni su 7. Aiutano nella scelta secondo i propri interessi. Trovo però che il numero delle recensioni pubblicate settimanalmente nelle singole sezioni sia eccessivo. Rischia di confondere e complicare anziché agevolare le scelte. Io ne ridurrei il numero, magari ampliando il contenuto di ciascun contributo. Roberto Russo russo.roberto@live.it
Grazie della sua opinione, caro RR. Come avrà visto, quelle pagine si dividono in tre sezioni: 7 schermi (film, documentari, serie tv), 7 libri, 7 tra mostre e spettacoli. Ventuno segnalazioni non mi sembrano molte: l’offerta è ben più ampia, ogni settimana operiamo una drastica selezione. Ne approfitto per dirle una cosa che avrà già capito (ma è bene ripetere): le CORRecensioni non intendono sostituire in alcun modo le opinioni dei nostri critici e commentatori, che potete leggere sul quotidiano (e anche su 7, come nel caso di D’Orrico, Persivale e Fasano). Lo scopo è coinvolgere tutto il Corriere e fornire ai lettori altre segnalazioni, frutto di curiosità e passione. (bsev)
Le domande scomparse dalle interviste di Zincone
Egregio Signor Zincone, ho notato che, da quando 7 si è rinnovato, dalle sue interviste ai personaggi noti sono scomparse le domande di cultura generale: quanto costa un pacco di pasta o un pacco di pannolini, quali sono i confini dell’Iraq, quanti articoli ha la Costituzione... C’erano sempre, invece, nel vecchio Sette. È una decisione sua o sono disposizioni redazionali? Pablo Malvasio paolvasio@gmail.com
Nessuna imposizione, mi creda. Vittorio, da bravo professionista
qual è, ha capito subito che le nuove “interviste in movimento” non potevano ripetere gli schemi del passato. Anche se divertenti, come in questo caso. ( bsev)
La guida alpina italiana che portò la pace in Bamiyan
Ipiccoli sciatori di Bamiyan (8 marzo 2018, n. 10), bell’articolo del sempre più bel 7 a firma di Michele Farina, avrebbe potuto ricordare, a proposito di sci nella zona del Bamiyan, anche l’opera italiana. La guida Ferdinando Rollando, dal 2010, portò avanti un progetto di pace con la Aga Khan Foundation: formavano i giovani afghani a diventare maestri di sci e alpinismo. La nostra Farnesina lo appoggiò, così come una cospicua pattuglia di soci Cai e la sottosezione di Milano. Nando Rollando ora non c’è più: è stato inghiottito dalle sue amate montagne. Ma il progetto Alpistan è nel cuore di tanti. Lo ricorda il libro Il cielo di Kabul. La storia del Mullah dello sci (Il melangolo, 2017).
Giovanni B. Agus agus.gb@fastwebnet.it
Grazie Giovanni. Avremmo dovuto giustamente ricordare il progetto Alpistan di cui, benché socio Club Alpino Italiano da oltre 40 anni e giornalista del Corriere da 25, non ero ben informato. Sa se ci sono aggiornamenti? Potremmo raccontarli sul giornale. (Michele Farina)
Un ricordo di Alfonso Gatto
Grazie a 7 e a Luca Mastrantonio, per l’Ufficio Poesie Smarrite e per il ricordo di Alfonso Gatto (1909-1976). Ho la fortuna di possedere il libro Tutte le poesie con la indovinata copertina di Felice Casorati, Natura morta con limoni. E se la memoria non mi tradisce, ho nella mente un lontano ricordo televisivo con il poeta che viaggia in treno, da Salerno verso la decantata Liguria, dando vita alla sua fantasiosa e originale lirica. Se la Rai, prima o poi, in qualche angolo culturale, ce lo riproponesse…
Aldo Prinzivalli aldovittorioprinzivalli@gmail.com
Le edicole sono sempre meno
Gentile direttore, ho letto I giornali sono cibo per i pensieri (15 marzo) e condivido quanto da lei affermato. Padre di due figli fortunatamente autonomi, insisto perché la lettura del quotidiano sia considerata una necessità di informazione personale e professionale. Devo confessare che non sempre le mie insistenze vanno a buon fine, ma persevero. Una considerazione: le rivendite di giornali, almeno a Milano, stanno purtroppo riducendosi. Perché non installare distributori automatici nelle aree non coperte dalle edicole come in molti Paesi esteri? Grazie per l’attenzione e complimenti per il nuovo 7. Umberto Moretti umbertomoretti@hotmail.com