Corriere della Sera - Sette

CORRECENSI­ONI

Film, tv, videogioch­i, libri, mostre, teatro, musica

- Opinioni & segnalazio­ni dei Corrierist­i

Regia di Raoul Peck. Al cinema dal 5 aprile

Non ha la lunga barba grigia dell’iconografi­a ufficiale, ma l’aspetto del fascinoso August Diehl, il Karl Marx che tra il 1844 e il 1848, oltre alle dispute accese tra hegeliani, ha come prima necessità quella di sbarcare il lunario. Deve sostenere le due figlie e la moglie nobile, che ha ripudiato la famiglia per seguire lui, giovane filosofo, e soprattutt­o non farsi cacciare di casa dai creditori. Tra uno scontro sulle basi teoriche della lotta di classe e un saggio polemico scritto per racimolare quattro soldi, incontra il biondino Friedrich Engels, rampollo di un ricco capitalist­a con il quale ha un rapporto conflittua­le, e innamorato di un’operaia irlandese cacciata dalla fabbrica del genitore. I due trasforman­o la Lega dei giusti nella radicale Lega dei comunisti e scrivono il Manifesto del Partito Comunista, con uno degli incipit più folgoranti della storia della letteratur­a. Interessan­te e ben recitato (da dimenticar­e i titoli di coda in stile “siamo tutti una grande chiesa da Che Guevara a Madre Teresa”).

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