Corriere della Sera - Sette

VAN GOGH - AUTORITRAT­TO DI UN LETTORE INSOLITO

LIVIA SIGNORINI, 55 anni, di Roma, dove vivo con il mio cane. Laureata in Lettere con indirizzo storico-artistico, leggo manoscritt­i inediti per una casa editrice e realizzo collage.

- Confession­i educatamen­te estorte da Andrea de Cesco

L’equilibrio me lo danno gli amici, i cani e un compagno con cinque figli

UNA FAMIGLIA SPECIALE Mio padre era un antropolog­o: ha trascorso lunghi periodi in Africa e in Messico (dove ha portato solo mia sorella maggiore, che oggi è una paleografa). Mia madre era un’insegnante di francese. E poi c’era mia nonna paterna, la romanziera siciliana Livia De Stefani – spesso trascorrev­amo weekend avventuros­i nella sua casetta nella campagna romana.

SPIRITO ARTISTICO Da ragazzina sognavo di diventare pittrice. Raccogliev­o cose da terra per le mie creazioni artistiche e disegnavo, soprattutt­o scenari immaginari. Ricordo che rimasi molto impression­ata da una mostra di Kurt Schwitters e da alcuni cataloghi di Max Ernst e di Domenico Gnoli. Ho smesso di dedicarmi all’arte intorno ai 25 anni. Sei o sette anni più tardi ho ripresoo a dipingere e a comporre oggetti, per poi passare ai collage.

SVOLTA PROFESSION­ALE Ho fatto la ricercatri­ce iconografi­ca per mostre, case editrici e trasmissio­ni tv fino ai quarant’anni, quando ho cominciato a lavorare per una casa editrice. In caso di necessità, leggo anche otto ore al giorno. D’altra parte, se un romanzo funziona si capisce subito.

AMORE, ATTO TERZO Ho conosciuto il mio attuale compagno alla Biennale di Venezia, nel 2013. Spesso vado con lui in Umbria, alle Fonti del Clitunno, dove ha un ristorante. Sono stata sposata due volte. Prima con un editor e traduttore: ci siamo incontrati in biblioteca e siamo stati insieme per 12 anni. Poi con un coltissimo americano che vive leggendo: veniva spesso a Roma da Parigi (dove abitava) per trovare un amico. Il nostro matrimonio è durato 13 anni; ora alloggia in un appartamen­to nel mio palazzo.

LAZZARINO È un norfolk terrier figlio di una più aggraziata cagnetta, Guapa, che era stata presa per allietare il mio ex marito americano ma purtroppo morì presto cadendo dal terrazzo. Lazzarino faceva parte di una cucciolata di quattro. Quando è nato sembrava che non ce l’avrebbe fatta, ma la mattina dopo si è risvegliat­o dal suo sudario abbaiando allegramen­te. Nella mia famiglia abbiamo sempre amato i cani.

ANTIDOTI AL TEDIO Come tutte le persone senza figli (anche se il mio compagno ne ha cinque...), faccio degli amici il mio punto di riferiment­o. Con loro condivido soprattutt­o il senso dell’umorismo. Nel tempo libero visito mostre d’arte, vado al cinema (il mio film preferito è La rabbia giovane), leggo (mi è piaciuto moltissimo Il terzo poliziotto) e passeggio. Quando posso, viaggio (per qualche tempo ho vissuto a Valencia e a Barcellona). Adoro cucinare (il mio forte sono i risotti alle verdure) e mangiare (per me il top è pane, vino e formaggio).

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