VAN GOGH - AUTORITRATTO DI UN LETTORE INSOLITO
LIVIA SIGNORINI, 55 anni, di Roma, dove vivo con il mio cane. Laureata in Lettere con indirizzo storico-artistico, leggo manoscritti inediti per una casa editrice e realizzo collage.
L’equilibrio me lo danno gli amici, i cani e un compagno con cinque figli
UNA FAMIGLIA SPECIALE Mio padre era un antropologo: ha trascorso lunghi periodi in Africa e in Messico (dove ha portato solo mia sorella maggiore, che oggi è una paleografa). Mia madre era un’insegnante di francese. E poi c’era mia nonna paterna, la romanziera siciliana Livia De Stefani – spesso trascorrevamo weekend avventurosi nella sua casetta nella campagna romana.
SPIRITO ARTISTICO Da ragazzina sognavo di diventare pittrice. Raccoglievo cose da terra per le mie creazioni artistiche e disegnavo, soprattutto scenari immaginari. Ricordo che rimasi molto impressionata da una mostra di Kurt Schwitters e da alcuni cataloghi di Max Ernst e di Domenico Gnoli. Ho smesso di dedicarmi all’arte intorno ai 25 anni. Sei o sette anni più tardi ho ripresoo a dipingere e a comporre oggetti, per poi passare ai collage.
SVOLTA PROFESSIONALE Ho fatto la ricercatrice iconografica per mostre, case editrici e trasmissioni tv fino ai quarant’anni, quando ho cominciato a lavorare per una casa editrice. In caso di necessità, leggo anche otto ore al giorno. D’altra parte, se un romanzo funziona si capisce subito.
AMORE, ATTO TERZO Ho conosciuto il mio attuale compagno alla Biennale di Venezia, nel 2013. Spesso vado con lui in Umbria, alle Fonti del Clitunno, dove ha un ristorante. Sono stata sposata due volte. Prima con un editor e traduttore: ci siamo incontrati in biblioteca e siamo stati insieme per 12 anni. Poi con un coltissimo americano che vive leggendo: veniva spesso a Roma da Parigi (dove abitava) per trovare un amico. Il nostro matrimonio è durato 13 anni; ora alloggia in un appartamento nel mio palazzo.
LAZZARINO È un norfolk terrier figlio di una più aggraziata cagnetta, Guapa, che era stata presa per allietare il mio ex marito americano ma purtroppo morì presto cadendo dal terrazzo. Lazzarino faceva parte di una cucciolata di quattro. Quando è nato sembrava che non ce l’avrebbe fatta, ma la mattina dopo si è risvegliato dal suo sudario abbaiando allegramente. Nella mia famiglia abbiamo sempre amato i cani.
ANTIDOTI AL TEDIO Come tutte le persone senza figli (anche se il mio compagno ne ha cinque...), faccio degli amici il mio punto di riferimento. Con loro condivido soprattutto il senso dell’umorismo. Nel tempo libero visito mostre d’arte, vado al cinema (il mio film preferito è La rabbia giovane), leggo (mi è piaciuto moltissimo Il terzo poliziotto) e passeggio. Quando posso, viaggio (per qualche tempo ho vissuto a Valencia e a Barcellona). Adoro cucinare (il mio forte sono i risotti alle verdure) e mangiare (per me il top è pane, vino e formaggio).