Corriere della Sera - Sette

Scuola a tempo pieno: pro e contro

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Leggo Più tempo a scuola, meno compiti a casa (22 marzo), e vorrei esprimere il mio parere di insegnante. Vivo in Svizzera, vicino a Lugano, in un cantone che da sempre ha il tempo pieno nella scuola: unica eccezione, il mercoledì pomeriggio libero. Questo pomeriggio è preso d’assalto dai ragazzi per seguire corsi di catechismo, nuoto, musica, inglese, etc. Quindi i docenti di materie extra-scolastich­e – come la sottoscrit­ta, insegnante di pianoforte – devono sfruttare le briciole di tempo che i ragazzi hanno nel resto della settimana. Condivido così il destino di tanti colleghi che si ritrovano a lezione ragazzi stanchi, svogliati, distratti. Non riescono più a star seduti o a praticare decentemen­te uno sport. Questo è il “lato oscuro” del tempo pieno: i ragazzi sono privati del tempo necessario a riflettere su quanto fatto a scuola, non tirano il fiato, non imparano a gestire il tempo libero e a responsabi­lizzarsi nello studio perché hanno una tabella di marcia che li sfianca.

Zarina Armari Quadroni zarina.armari@bluewin.cht

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