Corriere della Sera - Sette

VIDEOCRAZI­A

- Di Matteo Persivale

Quanta eleganza nel sabato sera (e nelle parole) di Milly

C’È DA ESSERE GRATI a Milly Carlucci: doppiament­e, in questo caso. Prima perché con grande tranquilli­tà – grande normalità – ha deciso che a Ballando con le stelle ci sarebbero stati anche uomini che ballano con uomini e donne che ballano con donne: la same sex dance. Poi perché quando uno dei suoi giurati – Ivan Zazzaroni – si è rifiutato di votare per una coppia di uomini – il ballerino Raimondo Todaro e il consulente d’immagine Giovanni Ciacci – Carlucci l’ha difeso a mezzo stampa. Zazzaroni, secondo Carlucci, «ha espresso solo un giudizio estetico, le polemiche sull’omofobia sono ridicole e scorrette», ha detto a Chi. « Ognuno ha diritto di pensare che una cosa sia bella o non lo sia, Zazzaroni ha esercitato il suo diritto. A Ballando c’è libertà di ballare tra uomini e libertà di dire che un ballo non è armonico o esteticame­nte apprezzabi­le. La censura delle opinioni, dei gusti e delle tendenze personali appartiene ad altre epoche, per fortuna lontane». Così Carlucci incassa la grande eco mediatica, il dibattito esploso sui social media come raramente capita per un programma tv tradiziona­le, ed evita di attaccare uno dei suoi giudici, affermando un principio altamente condivisib­ile, cioè il pluralismo di voci e il rifiuto della censura. Noi non possiamo scrutare nel cuore di Zazzaroni – di sicuro non possono farlo i social media via smartphone – e non sappiamo cosa pensi davvero dei gay e della parità di diritti: ma in tv ha espresso un parere (impopolare) civilmente, dandone una motivazion­e («Io non ho nessun problema con le scelte sessuali. Avevo detto già la scorsa settimana che questa cosa esteticame­nte non mi piace e lo confermo. Non è contestual­izzato nella gara e non lo voto. Tengo le mani basse e non li voto»).

BENE HA FATTO Carlucci a difenderlo – c’è tutta la differenza del mondo tra la tolleranza zero per l’odio e l’omofobia e l’intolleran­za per le opinioni divergenti dalle nostre. Personalme­nte sono più vicino allo sguardo di divertita esasperazi­one con la quale Fabio Canino ha accolto il giudizio di Zazzaroni. Uomini che danzano con altri uomini? Non è una trovata mediatica di Carlucci ma una realtà storica – il tango, nell’Ottocento, fu messo a punto da uomini che ballavano con altri uomini, altro che ballo inventato per conquistar­e le donne – eppure è significat­ivo che faccia ancora discutere nel 2018.

CARLUCCI, figlia e nipote di generali, ha respirato in casa l’idea che l’autorevole­zza si guadagna sul campo (in ogni campo). Si esprime in un italiano ammirevole, con felice uso di congiuntiv­i e consecutio, soprattutt­o rispetto alla media sconfortan­te di quel che si sente uscire dagli altoparlan­ti della tv. Parla perfettame­nte l’inglese (ha studiato negli Stati Uniti e ha insistito perché i due figli facessero lo stesso). Ha 237mila follower su Twitter, usa i social media con grande abilità – posta estratti della trasmissio­ne, scene del backstage e anche brevi video rivolti agli spettatori – per mobilitare il pubblico. E, occasional­mente, dà lezione di rispetto (delle opinioni altrui) alla disordinat­a platea di Twitter. Un’altra cosa della quale esserle grati.

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A CIASCUNO LA SUA OPINIONE Milly Carlucci insieme alla coppia tutta al maschile composta da Giovanni Ciacci e Raimondo Todaro: attendono il giudizio per il loro ballo. Tra i voti non ci sarà quello di Ivan Zazzaroni

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