Manuale di conversazione
La definizione più bella di Alberto Ongaro?
Quella di Sergio Pent: un signore della letteratura
SPORTELLO RECLAMI/1. Maria Grazia Centazzo: «Le recensioni di D’Orrico sono sempre un po’ troppo estrose, si sa, o almeno io le trovo tali. Quella dell’ultimo libro di Alessandro Robecchi, con una scrittura riferita al “pedaggio agli ascoltatori di Radio Popolare la domenica mattina”, mi ha dato davvero fastidio. Sono abbonata alla radio, leggo molto, ho lavorato anni in editoria... che etichetta vuole darmi questo giornalista? Di lettrice di bassa qualità? Di lettrice facilona? Se Robecchi scrive in modo a volte troppo dilungato come trovo... è per gli ascoltatori della radio?». Lei avrà “lavorato anni in editoria”, ma scrive in maniera che mi suona strano. Il pedaggio che Robecchi paga agli ascoltatori di Radio Popolare non sta “in una scrittura riferita“. E non c’entra nemmeno il modo ”a volte troppo dilungato” o le lettrici “di bassa qualità”. Semplicemente Robecchi compiace, a volte, quegli ascoltatori molto de sinistra.
SPORTELLO RECLAMI/2. Paolo Preci: «Non concordo sull’affermazione di D’Orrico che “il sud esprime la cultura italiana di maggior successo”. Camilleri, Sorrentino, Sellerio, Servillo, etc. sono sicuramente un vanto della cultura italiana ma credo che il nord non sia da meno, esprimendo la quasi totalità delle case editrici, i cantautori, gli scrittori, i teatri, i beni culturali... D’Orrico non cita fra la cultura “di successo” la mafia, la camorra, l’andrangeta, la sacra corona unita. Preferisco vivere in un ambiente diverso da Gomorra, anche se non produce una serie tv di successo. (Per favore non riportare l’indirizzo per evitare lo spam) ». Si scrive 'ndrangheta. (Un po’ di spam se lo meriterebbe).
SCRIVE SERGIO PENT, collega della Stampa: «Due righe per dirle grazie per il bellissimo omaggio dedicato al grande Alberto Ongaro, signore della letteratura e signore in senso assoluto, con cui ho avuto rapporti d’amicizia letteraria per più di vent’anni anche se l’ho incontrato di persona solo una volta al Lido quattro anni fa. P.S. Quasi sempre i suoi autori sono anche, da sempre, i miei autori. Per Irving voterei l’inarrivabile Garp, questione di gusti e di folgorazioni giovanili, chissà». Anch’io. (ad’o)