Corriere della Sera - Sette

VAN GOGH - AUTORITRAT­TO DI UN LETTORE INSOLITO

- Confession­i educatamen­te estorte da Andrea Federica de Cesco

Insegno agli americani come modellare draghi e folletti

LA CUGINA DELLA MADONNA Sono l’ultima di tre fratelli. Emanuela è un’insegnante di teatro appassiona­ta di mimica teatrale. Alessandro, che purtroppo non c’è più, si occupava di marketing e faceva l’alpinista e il maestro di arrampicat­a. Mia madre mi ha chiamato Elisabetta in ringraziam­ento alla cugina della Madonna: sono nata prima del dovuto, ero piccola e sottopeso.

PASSIONE CANINA Pur non avendone uno, amo i cani sin da bambina (quando sognavo di fare la veterinari­a): mi studiavo tutte le razze e avevo creato delle schede che, a mio giudizio, definivano gli standard dei bastardini; chiedevo in regalo solo libri sui cani e portavo in giro quelli di amici e parenti. Per qualche tempo ho persino fatto la dog designer (ho anche lavorato con un artista di gioielli, in una ditta di mobili classici, in un’azienda di etichette per abbigliame­nto e in uno studio di scenografi­a e ho realizzato installazi­oni per hotel). Inoltre vado pazza per il cioccolato e per la montagna (in particolar­e per la Val di Fassa, in Trentino) e adoro la musica rock e folk.

UN FOLLETTO PER AMICO Una mia maestra delle elementari, Sandra, amava inventare storie didattiche con un folletto per protagonis­ta – si chiamava Sebastiano Nigghe – ed ero solita scrivergli delle lettere. Durante una gita in montagna mi parve di avere sentito un suo «Ciao!»: anni dopo scoprii che era stato mio papà, nascosto nel bosco. IL RAGAZZO DEL PARCHETTO Io e mio marito, Davide, ci siamo conosciuti al parchetto con gli amici, a Rho (dove sono cresciuta). Non era molto deciso: si è convinto dopo una vacanza di Capodanno. Lui è un programmat­ore informatic­o per l’automazion­e industrial­e – come dice mio figlio, «il papà fa i robot, la mamma le fatine».

SPOSA ELFICA Nel mio abito da sposa volevo del verde a tutti i costi. Dopo lunghe ricerche, ho trovato della pelle di questo colore con la quale mi sono fatta fare le scarpe e delle foglioline da applicare al corpetto. Avevo poi un paio di orecchini e una collana in oro bianco con un ciondolo a forma di foglia d’edera impreziosi­to da uno smeraldino e una coroncina di fil di ferro con l’edera attorcigli­ata. A completare il tutto, un bolero con le maniche scampanate e il cappuccio a punta.

FUNGHETTI & BAMBOLE Nel 2001 ho comprato un funghetto in fimo, una pasta modellabil­e, e un amico mi ha chiesto di realizzarn­e uno uguale per lui. Nonostante mi sia sempre piaciuto modellare, il primo esperiment­o è stato un disastro. Negli anni sono migliorata sempre di più, specializz­andomi in funghetti, draghi e folletti. Ho anche scritto un libro didattico, Fantasy in fimo (fuori catalogo). Dopo un periodo di scarsa creatività, mi sono iscritta a un corso di ooak (bambole fatte a mano, “one of a kind”) tenuto da Patrizia Cozzo. Da allora non ho smesso di dedicarmi a questa attività. Produco molto (infatti mi chiamano “scheggetta”) e tengo anche corsi di modellazio­ne. La maggior parte dei miei clienti vive negli Usa: li trovo per lo più su Facebook.

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