Corriere della Sera - Sette

O beatrice

- GIOVANNI GIUDICI

Beatrice sui tuoi seni io ci sto alla finestra arrampicat­o su una scala di corda affacciato dal fuori in posizione precaria dentro i tuoi occhi celeste vetro dentro i tuoi vizi capitali dentro i tuoi tremori e mali Beatrice sui tuoi seni io ci sto a spiare ciò che fanno seduti intorno a un tavolo i tuoi pensieri su sedie di paglia ospiti appena arrivati o sul punto di partire raccolti sotto la lampada gialla uno che ride uno che ascolta e uno che parla Beatrice dai tuoi seni io guardo dentro la casa dalla notte esteriore superstite la luce nella selva selvaggia che a te conduce dalla padella alla brace estrema escursione termica che mi resta più fuoco per me tua minestra Beatrice – costruttri­ce della mia beatitudin­e infelice Beatrice dai tuoi seni io vengo a esplorare com’è la stanza dove abitare se convenient­i vi siano i servizi e sufficient­e l’ordine prima di entrare se il letto sia di giusta misura per l’amore secondo natura

Beatrice dunque di essi non devi andare superba

più che all’erba il prato su cui ci sdraiamo potrebbero essere stracci non ostentarli per tesori da schiudere a viste meraviglia­te i tuoi semplici beni di utilità strumental­e mi servono da davanzale Beatrice – dal verbo beare nome comune di singolare O beatrice senza manto senza cielo né canto. Beatrice tutta di terra attraversa­ta in guerra. Beatrice costruttri­ce della mia distruzion­e felice. Beatrice ultimo gioco. Beatrice salto nel fuoco. Beatrice da sempre nata. Beatrice stella designata. Beatrice fiato e voce dell’inchiodato in croce. Beatrice delle paure. Beatrice delle venture. O beatrice senza santi senza veli né oranti. Beatrice tutta di furore di febbre e tremore. O beatrice di lacrime. Beatrice furtiva bestiola. O beatrice infinita. Beatrice nella tagliola. Beatrice pietosa filia et mater mea gloriosa. Beatrice che si spezza per troppo di tenerezza. O beatrice mia apprensiva. O beatrice viva.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy