Corriere della Sera - Sette

Poco sesso? Ma siamo già in troppi!

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Ho letto la vostra inchiesta sulla sessualità in crisi ( Ma perché facciamo meno sesso?, 5 aprile). Niente di più naturale in questo periodo dell’umanità. Kinsey e più tardi Master & Johnson furono i primi, fra gli Anni 50 e 60, a iniziare una ricerca sulla sessualità famigliare con esperiment­i e interviste, sdoganando la sessualità, poi arrivò la rivoluzion­e sessuale post Sessantott­o. Non c’era rivista, settimanal­e che non parlasse di sesso. Specialmen­te nei lavori di Ma-

ster & Johnson, si scoprì che una buona parte dei matrimoni erano bianchi, niente sesso ma tanto affetto. Penso che in quegli anni l’industrial­izzazione e l’urbanizzaz­ione siano state le cause del declino della sessualità coniugale. Oggi forse l’uomo ha ritrovato nella sua parte animale l’istinto di sopravvive­nza; i cittadini più attenti si sono accorti che il vero motivo, la causa di questa crisi, è l’esplosione demografic­a che, come uno tsunami, ci sta travolgend­o. Non ci vuole molto per capire che la strada che ha imboccato la nostra umanità stia per arrivare al capolinea. Non è forse l’ora di affrontare il problema della sovrapopol­azione? Giulio Scacciotti giusca50@alice.it

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