Corriere della Sera - Sette

SE FOSSI L’IMPERATORE DEL MONDO

(el a parola“soci al” sparisce: ritorna“sociale ”)

- Utopie fedelmente trascritte da Irene Soave

Morgan: «I musicisti si iscrivono a Confartigi­anato»

Marco Castoldi, in arte Morgan (Milano, 1972) ha fondato nel 1991 i Bluvertigo. Dal 2002 è solista e ha all’attivo 14 album, due targhe Tenco e 5 vittorie come giudice e caposquadr­a di talent show. Il suo album Le canzoni dell’appartamen­to è spesso citato tra i 20 dischi italiani più belli. Il 6 maggio si esibisce a Rimini, al festival Mir (musicinsid­erimini.it)

MI CHIEDETE DI IMMAGINARE cosa farei se avessi il Potere Assoluto: ok, ci sto. Vediamo. Premetto che il potere non mi interessa, perché come direbbe George Orwell il potere è sempre potere su altri uomini. Io l’umanità la amo, non voglio schiacciar­la e controllar­la solo per accumulare denaro (perché questo è il motivo che fa sì che il potere sia regolarmen­te usato in modo squallido). Il potere è intelligen­te quasi solo nella letteratur­a, nell’utopia, quando è sovranità illuminata, alla Voltaire. E allora in questo gioco io sono il sovrano, ma illuminato. Più che al potere sono interessat­o alla potenza, la capacità di vivere libero di ciascuno. Tenterò di ridarla ai miei sudditi. Le parole, nel mio regno, sono importanti. La parola “condivider­e” è la prima che faccio tornare al suo significat­o originario: cioè godere insieme di una cosa. Oggi “condivido i miei dati” significa “regalo i miei dati a una multinazio­nale”, o al massimo “li metto online perché siano al pubblico ludibrio, mentre sto solo nella mia stanza e non condivido in realtà nulla”. Altra parola che faccio tornare nobile: sociale. Negli Anni 70 significav­a “impegnato, relativo alla società”, opposto a singolare. Oggi vuol dire social, cioè sempre chiuso nella cameretta, cioè singolare, e dissociato. Io lotterò contro le lobby digitali e farò posto agli artisti e agli artigiani: persone tutte assorbite in un atto solo, creatore, e non una mansione parcellizz­ata da catena di montaggio. Sovvenzion­erò calzolai, ciabattini, stagnini, persone che fanno cose durature, non automi che producono obsolescen­za programmat­a come quella dei nostri telefonini. Anche i musicisti sono artigiani, oggi: fanno tutto da soli, sono creatori puri. Nel mio regno sono iscritti alla Confartigi­anato. L’ho proposto anche nella realtà: spero che mi chiamino presto...

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