Corriere della Sera - Sette

Nel film Chiamami col tuo nome di Luca

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Guadagnino, il giovane protagonis­ta, Elio (Timothée Chalamet), regala alla giovanissi­ma Marzia (Esther Garrel) un libro di Antonia Pozzi, Parole (in foto l’edizione 1943, Mondadori). I suoi versi aiuteranno la ragazza ad accettare il disinteres­se erotico dell’amico, che in quell’estate del 1983 nei dintorni di Crema scopre la sua omosessual­ità.

Bellezza è una delle poesie più celebri di Pozzi, che visse all’insegna dell’ipersensib­ilità, poetica e affettiva. Antonia Pozzi era nata nel 1912 a Milano, da una famiglia altolocata. Il suo grande amore, tormentato per l’ostilità del padre, fu il suo professore di latino e greco del liceo Manzoni. All’università di Milano, dove si laureò su Flaubert, divenne amica di Vittorio Sereni. Amava la montagna, la bicicletta e la fotografia. Visse la poesia con fiero pudore. Si tolse la vita a 26 anni, i suoi versi erano ancora inediti. (Siamo a disposizio­ne per eventuali detentori dei diritti)

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