Corriere della Sera - Sette

QUANT’È PULITA LA SILICON VALLEY?

Pensata come il luogo dove far nascere un’economia innovativa e pulita, la Silicon Valley porta sulle spalle il peso di terreni e acque inquinate. È l’eredità lasciata dalle imprese elettronic­he e digitali che qui hanno vissuto dal boom economico degli An

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Poco. L’epicentro dell’economia digitale, in California, doveva essere il cuore di una nuova economia verde. Ma è inquinatis­sima

UBER DOVEVA ESSERE la soluzione del problema del traffico nelle città congestion­ate: un’auto con autista che serve un cliente dopo l’altro, sempre in movimento. Sempre pronta dove serve, grazie a una piattaform­a digitale che fa incontrare nel modo più efficiente domanda e offerta di spostament­i su quattro ruote. Senza intasare i parcheggi e togliendo dalle strade molte vetture di privati. Passando dalla teoria alla pratica, però, le cose si sono rivelate, almeno per ora, ben diverse: con Uber e le altre società di trasporto on demand la congestion­e del traffico, nelle metropoli americane, anziché diminuire, è cresciuta. Colpa proprio del successo della nuova formula: il servizio è di facile accesso e costa poco, così diventa non solo un sostituto dell’auto privata e del taxi, ma anche della corsa in bus e in metro. Parabola simbolica ma significat­iva delle promesse mancate del

mondo delle imprese digitali anche in campo ambientale. Mitizzata per anni come uno straordina­rio fattore di democratiz­zazione della società attraverso internet, una rete accessibil­e senza barriere, la Silicon Valley era vista anche come il luogo idilliaco di una nuova economia pulita: niente carbone, niente fabbriche, zero ciminiere. Solo i valori dell’ecologia incorporat­a nella natura virtuale dei prodotti informatic­i di queste imprese.

PIAN PIANO SCOPRIAMO, però, che anche in questo campo la sostanza delle cose è a volte diversa dalla sua apparenza. Le città elettronic­he della Bay Area a sud di San Francisco nascondono – come vediamo nelle immagini di queste pagine – molte zone off limits: terreni inquinati nei decenni scorsi dai grandi produttori di computer, microchip e altri apparati elettronic­i, da AMD a Fairchild Semiconduc­tor, passando per Intel e Westinghou­se. Hanno usato materiali altamente tossici, acidi, metalli inquinanti, lasciandos­i dietro terreni avvelenati, falde acquifere inquinate. Tutto affidato, ora, al Superfund dell’Epa, l’ente per la protezione ambientale Usa impegnato in opere di disinquina­mento che, in alcuni casi, dureranno decenni. Si tratta, quasi sempre, dell’eredità lasciata da impianti aperti durante il boom economico degli Anni 60 e smantellat­i sul finire del Ventesimo secolo. Le startup della internet economy, trasformat­esi negli ultimi anni nei giganti di Big Tech, da Google ad Apple, da Facebook a Tesla, si vantano di avere credenzial­i assai migliori in materia di rispetto dell’ambiente. Apple si è appena

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 ??  ?? Sonni (poco) tranquilli Una casa costruita dove, dal 1970 al 1985, sorgeva la CTS Printex. Produceva circuiti stampati, con una dispersion­e nel suolo di solventi
Sonni (poco) tranquilli Una casa costruita dove, dal 1970 al 1985, sorgeva la CTS Printex. Produceva circuiti stampati, con una dispersion­e nel suolo di solventi
 ??  ?? Ricordi dal passato Nella foto, la sede della Teledyne Technologi­es dove venivano prodotti semicondut­tori: l’area è satura di sostanze chimiche
Ricordi dal passato Nella foto, la sede della Teledyne Technologi­es dove venivano prodotti semicondut­tori: l’area è satura di sostanze chimiche
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 ??  ?? Incontri pericolosi Un campo di calcio costruito dove, fino al 1986, c’era uno stabilimen­to dal cui deposito sotterrane­o si erano verificate perdite di sostanze tossiche
Incontri pericolosi Un campo di calcio costruito dove, fino al 1986, c’era uno stabilimen­to dal cui deposito sotterrane­o si erano verificate perdite di sostanze tossiche

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