È IL MERCATO VERTICALE, BELLEZZA
COL NASO APPICCICATO ALLA PARETE, le dita serrate sulle corde, l’adrenalina che scorrazza nel loro corpo, agli scalatori, anche ai migliori, prima o poi viene sete. E allora benedetto sia quel chiringuito di sesto grado che un commerciante ha costruito lungo la loro strada (verticale). Certo, per aprire bottega lì ci vuole fegato. Ma la gente di Pingjiang, provincia di Hunan, nel bel mezzo della Cina sud-orientale, di fegato ne ha da vendere. Nel vero senso della parola. Al massimo è una questione di prezzo. Quale altra frontiera commerciale dobbiamo infatti violare? Jeff Bezos ci sta dimostrando che se si è bravi con il marketing dei desideri (e con i servizi di consegna) si può vendere di tutto, anche un nuovo Falcon al capitano Han Solo di Guerre stellari. Ma qui si è andati oltre. Bottigliette d’acqua mentre gli scalatori vanno su per la loro parete, con la ragazza immortalata nel gesto di pagare. Una bottega giusta nel punto giusto e al momento giusto. Un tempo si diceva che gli affari dipendono dal “time to market”, dal tempismo. No, a Pingjiang dipendono anche dall’alpinismo. Guardando la foto e pensando al nostro futuro, dobbiamo necessariamente chiederci di che cosa saremo capaci, come specie. Siamo duttili, abbastanza ingegnosi e votati all’evoluzione. La prova di ciò è nel fatto che, ascendendo ai monti, i profeti dell’antichità non trovarono nessuno che vendesse loro una bibita. Oggi dovrebbero solo scegliere se con zucchero o senza zucchero.