Corriere della Sera - Sette

Pagare bene i parlamenta­ri non li rende incorrutti­bili

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Gian Antonio Stella (che Dio ce lo conservi) ci fa sapere che i parlamenta­ri italiani guadagnano quattro volte quelli spagnoli e portoghesi, 50mila euro più di quelli francesi e 20mila più di quelli tedeschi, Per non parlare del loro numero: solamente la Repubblica Popolare Cinese può vantarne un numero maggiore. Se l’equazione maggiori stipendi uguale minore corruzione fosse vera ( Paghiamo gli onorevoli,

saranno meno corruttibi­li di Maurizio Caprara – 31 maggio 2018), i parlamenta­ri stranieri sopra citati sarebbero molto più corrotti o corruttibi­li dei nostri, cosa che noi sappiamo bene non corrispond­ere a verità. Inoltre i nostri parlamenta­ri, pur essendo a termini costituzio­nali esenti da vincoli di mandato, non sono eletti, bensì designati

dai partiti di appartenen­za, alla cui disciplina sono assoggetta­ti. Per cui non sono né corrotti né corruttibi­li, essendo il loro peso politico pressoché nullo come la loro influenza nei processi decisional­i. La corruzione si espleta a monte, al di sopra delle loro teste. Per cui pagarli tanto o pagarli poco non cambierebb­e in alcun modo l’attuale andazzo delle cose. Come diceva Flaiano: “Coraggio, il meglio è passato!”.

Renzo Zerbini r.zerbini@virgilio.it

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