I BUNKER

Jesús è di San Fernando, meglio nota come La Isla de Camarón, il più famoso cantante di flamenco mai esistito. Guidando da Cadice verso questa sua isola sorella, gli hotel e gli stabilimenti balneari diminuiscono, aumentano le paludi, le saline, le oasi di fenicotteri rosa. Le spiagge si fanno via via più incontaminate fino ad arrivare alla vergine e mozzafiato Camposoto. In agosto tutti gli abitanti di San Fernando vengono al mare qui, ma la spiaggia è immensa e non sembra mai affollata. Si tratta di uno dei luoghi più abbaglianti che abbia mai visto. Ne conservo ancora l’immagine di luce, vento, sabbia, oceano, e nient’altro. Poi, inaspettati, ecco sbucare sul fondo due bunker arenati come ossi di seppia. Relitti della Guerra Civile, serviti ai franchisti per difendersi dai repubblicani, riutilizzati durante la seconda guerra mondiale, adesso è bello vederli lì: resi innocui e sorvegliati dal mare. Non è finita: dopo i bunker, poco al largo, spunta l’isolotto di Sancti Petri. Leggenda vuole che vi sorgesse un tempio dedicato a Ercole, visitato persino da Giulio Cesare. Un consiglio per la cena in zona: il Bartolo, sconosciuto ai turisti, con vista impareggiabile sull’intera baia di Cadice.