IL VERDE

A differenza della Caleta, è un luogo frequentato più dai turisti che dai gaditani. Eppure è il parco più grande della città, affacciato direttamente sul mare, vanta specie botaniche da ogni parte del mondo, potate con cura certosina, in forme scenografiche e fiabesche, e possiede persino delle cascate. Pochi giardini mi sono rimasti così impressi nella memoria. I ricordi di Erica, invece, sono più legati alla Facoltà di Lettere e Filosofia che si trova qui dietro, dalle cui finestre si vede l’oceano. L’università di Cadice è recente, inaugurata nel 1979, ma ha subito richiamato Erasmus da ogni angolo d’Europa. Erica ammette che la vita universitaria qui è molto divertente. Si studia spesso in spiaggia, da giovedì a domenica è facile trovare una festa. Mi racconta di quando, prima che certi raduni spontanei venissero vietati nel 2006, ci si dava appuntamento in Plaza San Francisco o in Plaza Mina intorno a mezzanotte, e si faceva botellón fino all’alba comprando in piccoli alimentari ghiaccio, Coca Cola e rum. Se lo ricorda bene perché è così che ha conosciuto Jesús, il ragazzo che poi sarebbe diventato suo marito. Ora non si beve più in massa, ma l’usanza di trascorrere le serate in piazza è rimasta.