1 UNA VENERE IN PIAZZA
Camminare per Londra nella luce interminabile di una sera d’estate è una delle grandi gioie della vita. Non credo che esista al mondo una città più adatta all’arte di vagare senza meta. A patto, però, di ricordare sempre, al momento di attraversare la strada, che gli inglesi guidano a sinistra, e hanno una scarsissima considerazione per i pedoni distratti. Ma questo supplemento di attenzione, indispensabile alla sopravvivenza, finisce per acuire l’intensità delle esperienze e delle sorprese. Quanto a me, lo confesso, sono molto tradizionalista.
Ogni volta che vengo a Londra, tutti mi consigliano un nuovo quartiere alla moda, ma alla fine mi ritrovo sempre a perlustrare gli stessi vecchi posti: Chelsea, Kensington, Belgravia...Prendo la metropolitana fino a Sloane Square, e per prima cosa saluto la bellissima Venere in bronzo di Gilbert Lewdard. Chissà quanta gente si è data appuntamento di fronte a questa fontana, chissà quante storie hanno preso le mosse da questa piazza, così inconsueta a Londra, priva com’è di uno spazio verde recintato al centro. Accovacciata sul suo piedistallo, la dea dell’amore sembra vegliare su tutta la città, e mescolare le carte del caso e del destino come un’infallibile, astuta romanziera.