Sì Roberto Cravero
SONO SEMPRE FAVOREVOLE a qualsiasi innovazione tecnologica che faccia il bene del calcio e penso che proiettare allo stadio le immagini della VAR (Video Assistant Referee, la moviola in campo ndr) sia una buona idea. Ho grande stima della classe arbitrale e sono convinto che non si faranno condizionare. All’inizio la VAR la volevano in pochi, ma dopo averla vista in azione nel nostro Campionato e ai Mondiali ci pare impossibile fare senza e assurdo che non venga usata in Champions League. La VAR poche volte lascia spazio a interpretazioni, e quindi penso sia bene che anche il pubblico abbia la possibilità di rendersi conto se qualcosa è oppure non è, e così capire meglio il lavoro e la professionalità dietro alle decisioni. Casi limiti o errori ci saranno sempre, però con la VAR il 95 per cento dei problemi vengono risolti, togliendo spazio a malumori e dietrologie. Per carità, la tendenza alla polemica ci sarà sempre e magari al momento dell’episodio la tensione rimarrà, però poi vedendo le immagini, gli attriti si stempereranno perché i dubbi verranno chiariti, contribuendo a creare un clima più sereno. Quanto alle limitazioni previste, come quella di lasciare ai singoli club la scelta se consentire o meno la proiezione, la mia speranza è che nessuno scelga di negarla. La maggiore trasparenza gioverà a tutti.
Roberto Cravero, 54 anni, ex calciatore del Torino, oggi è telecronista sportivo per la piattaforma DAZN. Luigi Garlando, 56 anni, è giornalista alla Gazzetta dello Sport e scrittore: nel 2017 ha pubblicato
Io e il Papu (Rizzoli), il suo prossimo libro uscirà per la casa editrice Solferino
Una volta nel nostro calcio il direttore di gara era considerato un Dio in campo; anche in caso di errore, la sua parola non si metteva in discussione. Con la progressiva umanizzazione della figura, tutto questo si è perso, e allo stesso tempo non si accetta l’idea che gli sbagli possano capitare. È vero che la VAR evita i più grossi, ma il rischio di avvelenare gli animi rimane. Aggiungo che, mentre stiamo introducendo tecnologie sempre più fantascientifiche per quanto riguarda le immagini, siamo ancora nel Medio Evo a proposito della mancata possibilità per gli arbitri di parlare. Secondo me, ora che abbiamo la VAR, tanto varrebbe permettere loro di andare in conferenza stampa e spiegarsi.