Nel mio regno non si ingrassa mai

(e c’è un’ora di musica obbligatoria alla settimana)

Malika Ayane, nata a Milano, nel 1984, da padre marocchino e mamma italiana, ha debuttato come cantante alla Scala. A settembre, esce il suo quinto album, Domino, anticipato da Stracciabudella, in radio ora MALIKA I, IMPERATRICE ITINERANTE viaggia, come nella vita quotidiana, moltissimo. Il mio primo impegno sarà garantire trasporti comodi e belli, in modo che magicamente scompaia la stanchezza che hai ogni volta che ti sposti fisicamente. Ogni suddito ha una sua orchestra personale che lo segue e fa la colonna sonora della sua vita: un tema alla James Bond per quando ha bisogno di autostima o viceversa si sente un figo; violini staccati quando c’è dell’ansia; Massive Attack o Mark Lanegan per quando si è stanchi. Lo studio della musica è obbligatorio a ogni età: bisogna sedersi per un’ora a settimana in una poltrona con un bell’impianto e ascoltare la musica nelle cuffie senza guardare il telefono. Solo godere delle note. Lo stesso farei per la lettura. Darei incentivi e medaglie statali ai sognatori e ai ragazzi, a chi cioè ha in sé il potere per creare. Ciascuno, poi, riceve dalla mutua la possibilità di avere le sembianze che più gli aggradano: non si ingrassa, la pelle non si sciupa, ci si gode la vita e poi il sistema sanitario nazionale pensa a noi con trattamenti estetici. I miei scienziati hanno trovato comunque il modo di farci mangiare tutti senza ingrassare.

In più, assisterei con sussidi tutti i ventenni: sono già adulti per la società, ma non sanno ancora molte cose e mancano loro molte informazioni. Vorrei che avessero un angelo custode alla Wim Wenders; ma se non è possibile, cercherei di pensare servizi a loro misura. Multe per i passivi, per chi si lascia andare, trova scuse, non si fa domande. Li manderei in rehab per un mese in una classe scolastica di ragazzini iperattivi: che trasmettano loro un poco di gioia di vivere!