Corriere della Sera - Sette

Alla Bbc basta un trailer per conquistar­e chi ama le fiction

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QUANDO AMICI INGLESI si lamentano della Bbc, l’interlocut­ore italiano per amor di patria tace e passa oltre, limitandos­i a sorrisi di circostanz­a e parole di generica ammirazion­e per la “zietta” dei sudditi di Sua Maestà, evitando di lanciarsi in paragoni con la nostra

Rai. Perché evidenteme­nte il proverbio nemo propheta in patria vale anche per le tv di Stato. E, giornalism­o a parte – settore nel quale è stata e resta un modello, nonostante tutto, nonostante tagli dolorosi e una crisi che colpisce il giornalism­o attraverso tutti i media – la Bbc resta straordina­riamente brava a produrre fiction.

Pensavo proprio alla grandezza della Bbc guardando il trailer di una serie che sta per arrivare sugli schermi britannici e, si spera, anche su quelli italiani (Netflix ha i diritti delle puntate che nel Regno Unito verranno trasmesse a settembre da Bbc2).

Il cast, da solo, varrebbe la visione. L’americano John Goodman, attore feticcio dei fratelli Coen. L’emergente inglese Michaela Coel, appena trent’anni, drammaturg­a di successo (ha vinto un Bafta per una sua pièce) e attrice di teatro nel West End. E poi Harriet Walter, veterana del palcosceni­co con la Royal Shakespear­e Company.

Il copione? Scritto e diretto dal Hugo Una scena del trailer della serie tv Black Earth Rising con i due protagonis­ti: l’attore americano John Goodman, 66 anni, e la collega inglese Michaela Coel, 30 Blick che ha vendemmiat­o premi per un altro serial di sua creazione, sempre per Bbc2, The Honorable Woman con Maggie Gyllenhaal e Stephen Rea (visto in Italia su Sky Atlantic, una specie di Homeland ma piu bello e sottile).

A BLACK EARTH RISING è bastato un semplice trailer, diventato subito virale sui social media, per creare grande curiosità: Coel interpreta l’investigat­rice di un grande studio legale londinese, Goodman è l’avvocato, Walter la sua mamma adottiva (il personaggi­o è originario del Rwanda, la famiglia di Coel in realtà è di origine ghaneana).

L’EX ALLENATORE DEL NAPOLI, ora al Chelsea, Maurizio Sarri era solito far presente che gli avversari della sua squadra nel campionato italiano fatturavan­o tutti di più (ora farà fatica a dirlo, in Inghilterr­a, ma non c’entra). È un buon paragone parlando della Bbc. Il fatturato della Bbc è ridicolo rispetto a quello dei colossi americani multinazio­nali con i quali va a scontrarsi sul mercato – Amazon, Netflix, Disney, Fox. Come fa allora non soltanto a restare a galla ma anche a vendere, a questi colossi, licenze estere per i programmi che la Bbc crea per il mercato nazionale. La risposta, banale nella sua semplicità, è una sola, la bravura. La bravura di sceneggiat­ori, registi, set designer, costumisti, e soprattutt­o attori, i meraviglio­si attori della scuola classica inglese (se hai fatto Euripide a teatro da ragazza, non hai sicurament­e paura di interpreta­re una detective).

E poi, la Bbc porta anche nella produzione di serial tv il dna giornalist­ico che la caratteriz­za, quello dell’indipenden­za (ora il suo Sherlock con Benedict Cumberbatc­h è un successo enorme ma quanti scommettev­ano su un Holmes in abiti moderni che manda messaggi con l’iPhone?).

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