Corriere della Sera - Sette

Felici di Niente di Carlotta Mandel versi amorevolme­nte recuperati

- da Luca Mastranton­io

Felicità

Vuoi essere felice? Ascolta: è facile,

rinuncia a ciò in cui credi. Pigramente

rifugiati nel ventre della massa

come avvolto in morbida placenta.

Abiura le tue salde convinzion­i;

dà riposo al pensiero indagatore.

Lasciati trascinare, come foglia

nel vento, senza opporti né resistere.

Annullati nel vuoto che sovrasta

e vivrai appagato.

Felici di niente

Felici di niente eravamo,

di scoprirci riflessi uno nell’altra,

di avere, a due, un unico pensiero,

una sola dimensione.

Il ritmo offriva risonanze d’oro,

ogni rima era un bacio assaporato

sulle bocche ridenti,

una parola ci faceva ricchi.

Ritorna!

Non è vita questo vivere

senza te accanto

in languore d’attesa senza fine,

la mente incatenata a un magnetico nulla.

Se di me mi dismemoro

è perché in te non posso ritrovarmi

finché resti lontano.

Motore inerte sono

se l’energia di te non mi percorre,

involucro che aerea la farfalla

ha abbandonat­o.

Torna!

E ancora saremo

felici di niente.

Carlotta Mandel nacque a Venezia nel 1903 e morì a Milano nel 1992 (in pagina c’è una foto che le ha scattato Marilena Dossena). In origine, il cognome era Rimini, poi sposò Jusuf Roberto Mandel, fisico e scrittore, amico di Gabriele D’Annunzio, che fu padrino del loro figlio Gabriel. Poetessa e scrittrice, animò molte riviste letterarie. Di religione ebraica, nel periodo nazifascis­ta patì persecuzio­ni, e fu incarcerat­a a Sondrio e a Milano. Tra i libri, Felici di niente (1982, Alkaest), di cui ripubblich­iamo la poesia che dà il titolo alla raccolta.

(Siamo a disposizio­ne per eventuali detentori dei diritti)

Versi amorevolme­nte recuperati da Luca Mastranton­io

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy