Corriere della Sera - Sette

«Ho scelto le scalate invernali per poter restare solo»

- Di Stefano Rodi

È l'unico alpinista della storia a essere salito su montagne da 8mila metri nella stagione più difficile. «Il freddo mi ha permesso di ritrovare il fascino originario dell'avventura e dell'esplorazio­ne». Quest'anno è andato fino in Siberia per scalare, con Tamara Lunger, una cima dove il termometro può scendere a 71° sotto zero

«DOMANI TI PORTO AD ARRAMPICAR­E.

Tira fuori dall'armadio l'attrezzatu­ra che la prepariamo per bene. Però stacca quelle staffe che hai attaccato al tubo del gas sul soffitto. Ti ho visto che ti sei appeso ma guarda che un giorno o l'altro ci fai saltare per aria». La carriera alpinistic­a di Simone Moro è cominciata così, un sabato pomeriggio, quando aveva 13 anni, nel garage di casa, a Bergamo. Andava già in montagna con suo papà e gli altri due fratelli e guardava le pareti di roccia con gli occhi spalancati; ma quella domenica fu la prima vera scalata: Torrione Garlini, in Cornagera, vicino a Selvino, palestra di roccia per generazion­i di alpinisti. Raddoppiat­i gli anni, nel 1992, dopo essere arrivato al decimo grado sulle Alpi, era su un volo per Kathmandu, membro di una spedizione commercial­e che doveva salire sull'Everest. Fu un successo, non per lui: si piantò a 7.400 metri con un edema cerebrale, e riportò la pelle al campo base grazie a tre compagni. Fu una lezione di risultati:

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy