Corriere della Sera - Sette

La retorica anticasta ha un po’ stufato

- Setteemezz­o@rcs.it di casa»: il pulpito era sicurament­e sbagliato, ma loro stanno facendo di tutto per dargli ragione.

Cara Lilli, vedere il vicepremie­r e bi-ministro Luigi Di Maio

mostrare compiaciut­o il suo biglietto aereo di classe economy ha generato in me una profonda tristezza. A questo siamo ridotti dunque? Ad uno dei maggiori rappresent­anti del nostro Paese che si pavoneggia (a scopo elettorale, naturalmen­te) fiero del suo pauperismo. Quando finiranno di fingere di non aver capito che adesso, essendo arrivati al governo, il tempo del “Vaffa” è finito? Adesso sono loro che comandano, non è risparmian­do pochi euro su di un volo per la Cina che si sposta qualcosa di concreto: è solo demagogia a buon mercato. La prossima volta cosa posterà sui social? La cena di lavoro a base di pane e cipolla? Riceverann­o le delegazion­i estere in visita nel nostro Paese in un fast food invece che a Villa Madama? Renzi, senza vergogna di se stesso, ha definito i rappresent­anti dell’attuale governo dei «cialtroni scappati CARO MAURO,

confesso di non avere un’opinione sulla carta d’imbarco dei ministri in missione e – già che ci siamo nemmeno sullo stipendio del portavoce di Palazzo Chigi. Due faccende che nei giorni scorsi hanno tenuto banco in tv e sui giornali. In linea di massima, penso che i piccoli gesti virtuosi (come quello di Di Maio) siano in genere apprezzabi­li, ma che smettano di esserlo quando vengono esibiti per ragioni propagandi­stiche. E penso anche che certi stipendi (come quello di Casalino) debbano essere proporzion­ati alla difficoltà dell’incarico, purché questo criterio valga per tutti e non solo per gli amici. Posso dire però che la retorica dell’anticasta un po’ ha stufato?

Mauro Chiostri mauro.chiostri@virgilio.it

Cara Lilli, non credo di essere stato l’unico ad avere criticato

l’inter vento di Luca Telese, qualche sera fa, a Otto e mezzo. Ha voluto contrappor­si all’economista Veronica De Romanis sul rapporto deficit/Pil, dimostrand­o che, oltre all’antipatia che sprizza da tutti i pori, crede di poter trattare qualsiasi argomento, senza sapere di cosa parla. A dire la verità, questo difetto alberga in quasi (quasi!) tutti i giornalist­i, conduttori o partecipan­ti a talk-show. Se a ciò si aggiunge l’antipatia che suscita chi crede di sapere tutto, il gioco è fatto.

Attilio Lucchini attilioluc­chini@hotmail.it

CARO ATTILIO,

capisco la sua irritazion­e per opinioni che lei non condivide. Ma i nostri dibattiti serali hanno senso solo se si garantisce diritto di presenza anche alle idee diverse dalle nostre. Luca Telese è un giornalist­a colto e curioso che si ascolta sempre con interesse, anche quando non si è d’accordo con lui.

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