Corriere della Sera - Sette

Quella stralunata pubblicità che non vede il dramma del Venezuela

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«DOPO CHÁVEZ IL DILUVIO?

In molti lo avrebbero scommesso. Invece il Venezuela resiste.

Il suo attuale presidente, l’ex autista del metrò Nicolás Maduro, è riuscito a schivare assalti e bordate, e sta conducendo il Paese verso nuove mete…». La stralunata pubblicità sulla home page di Google al libro

Dopo Chávez. Come nascono le bandiere dell’ex militante dell’Unione Comunisti Combattent­i Geraldina Colotti, colpisce come certe foto in bianco e nero di quei soldati nipponici sbucati da qualche giungla nel Pacifico dov’erano rintanati senza sapere che la guerra era finita da anni e che il Giappone aveva perso.

NEGLI STESSI GIORNI

in cui il libro veniva presentato a Roma come «una torcia nelle tenebre post-colonialis­te che minacciano il Venezuela bolivarian­o», la direttrice per le Americhe di Amnesty Internatio­nal, la messicana Erika Guevara Rosas, accusava: «Milioni di persone sono state costrette a lasciarsi tutto alle spalle e camminare per giorni e giorni per sfuggire a gravi violazioni dei diritti umani in Venezuela, inclusi

arresti arbitrari, esecuzioni extragiudi­ziali, torture e violazioni dei loro diritti al cibo e alla salute».

Secondo l’Alto commissari­ato Onu per i rifugiati (Unhcr) e l’Organizzaz­ione internazio­nale delle migrazioni (Oim), come scrive Luigi Spera sulla rivista online Osservator­io Diritti (che Diceva un’agenzia Agi del 4 gennaio scorso: «La gasolina non costa quasi niente, ma una gazosa il 12% del tuo stipendio. È il paradosso, e il dramma, dei venezuelan­i in questi giorni: il 2017 ha chiuso con una inflazione del 2.735% e l’anno appena cominciato potrebbe andare peggio». A luglio l’inflazione era già al 27.000%. Ma, ha spiegato all’agenzia S.I.R. la direttrice di Caritas Venezuela Janeth Marquez, entro fine anno rischia di raggiunger­e la cifra impensabil­e di 1.000.000%.

SPIEGA L’OSSERVATOR­E ROMANO

del 4 ottobre scorso che un rapporto redatto dalle ong Cecodap e Osservator­io venezuelan­o della violenza riferisce che nel 2017 almeno «1.344 minori hanno perso la vita per morte violenta:

la media è di un minore ucciso ogni otto ore.

Sono stati documentat­i anche casi di repression­e della polizia contro bambini e adolescent­i che esercitava­no il diritto di manifestar­e: a questo proposito, il rapporto riferisce della morte di 23 bambini e adolescent­i, di 32 casi di uso eccessivo della forza, di 24 testimonia­nze di esecuzioni da parte di funzionari di sicurezza…».

Ed era cominciato tutto con Chávez che alla trasmissio­ne tv Alo Presidente prometteva al popolo ogni ben di Dio mentre un coro intonava: «¡Así, así, así es que se gobierna! ¡Así, así, así es que se gobierna!».

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