LO SGUARDO DELL’ARTE CONSOLA LE CITTÀ
OCCHI ENORMI SU QUATTRO CITTÀ.
Occhi belli che si fanno largo tra le finestre, mostrando senza inutili pudori le proprie rughe, i segni di una vita.
Sono gli occhi di Marina Abramovic´, artista-performer di fama mondiale,
scelti come immagine su cui poggiare il lancio della mostra «The artist is present», che si è inaugurata giusto ieri al Museo Yuz di Shanghai, a cura di Maurizio Cattelan, per conto di Gucci. Le città dove il manifesto gigante è apparso sono, oltre a Milano (qui siamo in corso Garibaldi), Londra, New York e Hong Kong. Quattro punti cardinali della nuova creatività, del nuovo rapporto tra cittadini e sogno, di cui Milano, nel suo essere minuscola rispetto alle altre tre metropoli, è però punta di genio ed eleganza. Lo sguardo di Abramovich rimase fisso per 700 ore sulla gente, seduta su una sedia davanti al Moma di New York, durante una leggendaria performance che aveva lo stesso titolo della mostra cinese di oggi. L’artista è presente. La città pure. La gente, poi, con tutta la ricchezza e la varietà che ognuno di noi porta con sé, è regina.
È bello vedere l’arte invadere le città. È meraviglioso potere fissare lo sguardo dentro quello caldo, quasi nero, di Marina Abramovic´.
Un privilegio dei nostri tempi, di alcune città, mentre altre sono sovrastate da problemi e disservizi, da atrocità e disperazioni. Siamo persone fortunate a poter camminare oggi in giro per Milano.