Corriere della Sera - Sette

È un buon romanzo scritto per vendetta

-

ALESSANDRA GUIDONE

(«lettrice assidua») apprezza di me, bontà sua, «l’originalit­à di pensiero, l’anticonfor­mismo, lo stile brillante...», eccetera eccetera. E anche «le campagne a sostegno di tanti autori dimenticat­i o trascurati, come Giuseppe Berto (sono trevigiana, ho cominciato con

Il cielo è rosso da adolescent­e)». Alessandra, e non è la sola, lamenta la sparizione della rubrica Manuale di conversazi­one, che lei trovava «piacevolis­sima e spassosa». E chiede che fine ha fatto. Mi trincero in un diplomatic­o «no comment» e le propongo seduta stante un temporary “Manuale di conversazi­one”. Bruno Berni, pure lui assiduo lettore, scrive che «negli ultimi tempi – a parte forse Lemaitre - non mi sono imbattuto in nessun fenomeno». Anzi ha beccato «non poche “sole”», come dicono a Roma. Ne cito alcune «La ragazza con la Leica di Helena Janeczek: illeggibil­e. Khalil di Yasmina Khadra: insulso. L’unica storia: da Julian Barnes mi sarei aspettato molto di più». Bruno salva pochi romanzi. Tra gli altri: La morte mi è vicina di Dexter, A bocce ferme di Malvaldi, Fine pena: ora di Fassone. E chiude (bontà sua anche lui), con una consideraz­ione: «i libri belli sono solo quelli da lei suggeriti». Caro Berni, naturalmen­te sono d’accordo su tutta la linea con un paio di precisazio­ni: 1)

più che illeggibil­e, non è stato nemmeno scritto, precede addirittur­a l’alfabetizz­azione; 2) levi pure il “forse”, Lemaitre è un fenomeno.

LA PROSSIMA

volta, lo giuro, pubblicher­ò solo lettere di insulti. Intanto, vorrei parlarvi di un romanzo del 2003 (The Wife di Meg Wolitzer) ripubblica­to in occasione del film con Glenn Close. Il romanzo è la storia di una moglie (Joan) e di un marito (Joe) che lei definisce «uno di quegli uomini nati per possedere il mondo».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy