Corriere della Sera - Sette

Giletti batte Fazio, anche se i numeri dicono il contrario

- INTERVISTA ESCLUSIVA

QUANTO CONTA L’AUDITEL?

Come si misura con l’Auditel, in termini di eco mediatica e di prestigio, il successo di una trasmissio­ne? Uno dei motivi che rendono Videocrazi­a una rubrica televisiva atipica è quello della mia scarsa dipendenza dall’Auditel. Uno strumento necessario ma altrettant­o imperfetto, limitato dalla nascita, e secondo me progressiv­amente più imperfetto con il passare del tempo. Specialmen­te nell’era dei social media. Esempio più recente: Massimo Giletti che, con due scoop in sette giorni, ha garantito a Non è l’arena (La7) due puntate memorabili, prima con l’accusatore di Asia Argento, Jimmy Bennett, e poi, la settimana dopo, con Asia Argento stessa riemersa dopo le accuse di molestie e il licenziame­nto da X-Factor.

Giletti, nella visione un po’ riduttiva del duello Auditel, era schierato contro Fabio Fazio e Rai1: Fazio (con Totti e la senatrice Segre) ha avuto il 16,5% di share contro il 7,1% di Giletti (Matteo Salvini e appunto Jimmy Bennett). La settimana dopo, con Asia Argento, Giletti ha raggiunto l’8,7%. Con due cose, doverose, da ricordare: la prima è che le due interviste di Giletti sono state riprese ovunque, con i media americani molto attenti (dopo essere stati battuti dai due scoop di Non è l’arena) a seguire le dichiarazi­oni dei due. La seconda è che uno scoop si giudica dal suo essere un’esclusiva, ovviamente, ma anche dai contenuti di Asia Argento ospite di Massimo Giletti alla trasmissio­ne Non è l’arena (La7) andata in onda il 30 settembre

quello che l’intervista esclusiva rivela. E

se l’intervista con l’accusatore di Argento, Bennett, obiettivam­ente era molto avara di spunti (incombeva il di lui avvocato, per stroncare ogni possibile dichiarazi­one controvers­iale), è stata ottima quella di Asia Argento.

Accusata di pedofilia, di aver avuto un rapporto con il minorenne (illegale in California), e di ipocrisia come icona del movimento antimolest­ie #metoo.

Con grande semplicità, al netto dei dati Auditel, bisogna dire che un’intervista – specialmen­te un’esclusiva – si giudica dalle cose che si riesce a far dichiarare dall’intervista­ta. Argento, da Giletti, ha contrattac­cato, durissima contro Bennett e contro l’ex amica Rose McGowan, altra attrice simbolo del movimento, la cui compagna aveva pubblicato senza autorizzaz­ione sms di Argento.

ECCO QUALCHE VIRGOLETTA­TO:

«Sono rimasta pietrifica­ta… Bennett mi ha assalita e abbiamo avuto un rapporto senza preservati­vo durato due minuti e mezzo. Ho provato le stesse sensazioni di quando mi stuprò Weinstein… Voglio tornare a X-Factor e riappropri­armi della mia vita e del mio lavoro. I miei figli sono fieri di me e l’Italia mi vuole: non ho fatto nulla». «I miei figli ci sono stati male quando sono stata chiamata pedofila: ho dovuto mandare il piccolo a vivere dal padre in America per evitare che venisse bullizzato. Vedere l’intervista a Jimmy Bennett mi ha fatto arrabbiare un po’ ma mi ha fatto soprattutt­o pena... Weinstein? Non sono mai stata la sua amante, lui ha continuato a inseguirmi e mi ha promesso di tutto: case, gioielli, pellicce ma io non ne ho voluto sapere». La compagna di McGowan, Rain Dove, «mi fa schifo, mi fa vomitare, è una persona senza scrupoli, veramente brutta. Queste due donne hanno venduto quei messaggi in maniera selezionat­a, dicendo che avevo ricevuto foto nude di Bennett da quando aveva 12 anni ma non era vero... E ho le prove di tutto quello che dico».

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