Corriere della Sera - Sette

NATO POSTUMO

Spettacolo teatrale apprezzato da Beppe Severgnini (Direttore

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Al Teatro Franco Parenti. Fino al 18 novembre

A parte il titolo, francament­e incomprens­ibile, tutto giusto: la storia, la narrazione, l’interpreta­zione, l’ambientazi­one (vintage surreale, un’interessan­te novità). Francesco Brandi ha l’aria stralunata di certi giovani attori inglesi, ti prende e non ti molla. La storia di Gino il postino (ecco un bel titolo!), innamorato di Martina, riempie la minuscola Sala Blu del Franco Parenti. «Zitto e fermo!», ripete più volte il protagonis­ta; ma parla e si muove continuame­nte. Le situazioni e i personaggi sono ritagliati con cura: il magnetofon­o e il vinile, Del Piero (il matto del paese), l’amante manesca e altruista che lo tratta come fosse «un caso di Emergency». Inserti musicali da Bruce Springstee­n a Paul McCartney (ultimo album). Da non perdere.

di Valerio Scanu. Disponibil­e su Spotify

Scanu aveva voglia di ricomincia­re a cantare e si sente. Inciampand­o dentro un’anima, Un po’ di tempo, Dannata distanza, Il tempo non cancella e le altre sei: i testi di tutte (a parte una) sono scritti da altri per il suo decimo compleanno di artista (ma lui canta da venti, che comunque è un multiplo di Dieci e dà il titolo al nuovo album). Da ascoltare in macchina, a piedi con le cuffie del cellulare, sul divano. Piacevole.

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