Teo Teocoli: «In acqua con i fratelli Boldi»
PARLARE DI AUTO
con Teo Teocoli è una cosa seria, per quanto possibile con uno come lui. Lo si capisce dall’inizio: ha avuto 10 macchine nella sua vita e le ha tenute tutte. Fiat 500, Citroen 2Cv, Morgan, Porsche, Mercedes 500 Sl, Range Rover, eccetera. «Alcune sono nella tenuta di mio suocero a Varese. Altre in una casa di campagna, altre in quella di Ibiza». La maggior parte funziona ancora, le altre non si sa. L’importante è averle, anche se qualcuna non l’accende da 10 anni.
A Ibiza le upupe hanno forato tutta la capotte della 2Cv. La Porsche cabrio bianca, del 1982, è sempre un gioiello; ora nelle mani di una delle tre figlie. Alla fine degli Anni 70, Teocoli improvvisava skecth a cielo aperto, anche in coppia con Massimo Boldi. Un fiume in piena di comicità surreale. «Una volta stavamo andando nel savonese, per una serata. Strade secondarissime. Persi nella zona di Cuneo, in una nebbia dove non si vedeva a un palmo». C’era anche il fratello di Massimo, Claudio, «che aveva la voce di Jerry Lewis, pesava una tonnellata, e lo facevamo salire sui palchi per testarne la tenuta. Morale: siamo finiti in un lago con le due ruote anteriori. A quel punto
dei ghiri». «Nella cassetta degli attrezzi della Morgan ho trovato
io e Massimo siamo scesi mentre a Claudio, che era seduto dietro, abbiamo detto di non muoversi e fare peso, in modo che l’auto non si muovesse».
Dopo giri vari, verso mezzanotte, «siamo riusciti a convincere uno col carro attrezzi a tirare fuori l’auto dall’acqua. L’ha caricata, sempre con Claudio dentro che urlava: «Ma mi tirate fuori sì o no da questa auto?». Anni dopo invece sulla costiera romagnola, nella zona di Riccione, grazie al fatto di assomigliare a Celentano «e di essere anche più bello» e, soprattutto, grazie alla sua Giulietta spider, «tenevo lontano le ragazze col forcone».