Corriere della Sera - Sette

Teo Teocoli: «In acqua con i fratelli Boldi»

- RICORDI PILOTATI DA STEFANO RODI

PARLARE DI AUTO

con Teo Teocoli è una cosa seria, per quanto possibile con uno come lui. Lo si capisce dall’inizio: ha avuto 10 macchine nella sua vita e le ha tenute tutte. Fiat 500, Citroen 2Cv, Morgan, Porsche, Mercedes 500 Sl, Range Rover, eccetera. «Alcune sono nella tenuta di mio suocero a Varese. Altre in una casa di campagna, altre in quella di Ibiza». La maggior parte funziona ancora, le altre non si sa. L’importante è averle, anche se qualcuna non l’accende da 10 anni.

A Ibiza le upupe hanno forato tutta la capotte della 2Cv. La Porsche cabrio bianca, del 1982, è sempre un gioiello; ora nelle mani di una delle tre figlie. Alla fine degli Anni 70, Teocoli improvvisa­va skecth a cielo aperto, anche in coppia con Massimo Boldi. Un fiume in piena di comicità surreale. «Una volta stavamo andando nel savonese, per una serata. Strade secondaris­sime. Persi nella zona di Cuneo, in una nebbia dove non si vedeva a un palmo». C’era anche il fratello di Massimo, Claudio, «che aveva la voce di Jerry Lewis, pesava una tonnellata, e lo facevamo salire sui palchi per testarne la tenuta. Morale: siamo finiti in un lago con le due ruote anteriori. A quel punto

dei ghiri». «Nella cassetta degli attrezzi della Morgan ho trovato

io e Massimo siamo scesi mentre a Claudio, che era seduto dietro, abbiamo detto di non muoversi e fare peso, in modo che l’auto non si muovesse».

Dopo giri vari, verso mezzanotte, «siamo riusciti a convincere uno col carro attrezzi a tirare fuori l’auto dall’acqua. L’ha caricata, sempre con Claudio dentro che urlava: «Ma mi tirate fuori sì o no da questa auto?». Anni dopo invece sulla costiera romagnola, nella zona di Riccione, grazie al fatto di assomiglia­re a Celentano «e di essere anche più bello» e, soprattutt­o, grazie alla sua Giulietta spider, «tenevo lontano le ragazze col forcone».

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