IL POPOLO DEGLI AGGIUSTATORI DOMESTICI
abbiamo deciso di lasciare l’appartamento in affitto in centro e ristrutturare un vecchio rudere nell’entroterra genovese, le necessità di “fare qualcosa per la casa” a parte le pulizie e il bucato sono diventate più pressanti.
Tralasciando gli amici elettricisti, idraulici e ponteggiatori – che invito puntualmente a cena a ogni imprevisto domestico – si sono moltiplicati gli informatici o bancari, giornalisti o fotografi, che a prescindere dalla loro professione negli ultimi anni si sono trasformati in makers:
chi col suo laboratorio di ceramica, chi con la sua prodigiosa stampante 3D, tutti rigorosamente in possesso di almeno due cassette per gli attrezzi, una per le piccole riparazioni in dispensa, un’altra più accessoriata in cantina. Tra le migliori risposte allo sconforto che la crisi economica, politica