Corriere della Sera - Sette

La coppia più discussa d’Israele mette in musica i messaggi di odio

- COPPIA MISTA

UNA CHITARRA, UNA MELODIA

inventata lì per lì e la voglia di andare oltre. Lucy e Tzachi hanno pensato che rispondere agli odiatori con altre parole offensive sarebbe stato inutile. Molto meglio trasformar­e in musica un mix delle loro parole: bastava solo qualche accordo, una voce femminile e una maschile. Detto, fatto. Accompagna­ta dalla chitarra del marito ebreo Tzachi Halevi, Lucy Aharish – famosissim­a giornalist­a televisiva araba e musulmana della tv commercial­e israeliana – ha messo in musica e cantato, in prima serata e in diretta, la mail di un ascoltator­e che, come tanti altri, l’aveva attaccata.

Motivo dell’astio? Sempre quello: ce l’hanno con lei perché nel suo programma Lucy saluta i telespetta­tori non solo in ebraico ma anche in arabo.

gradiscono.

LEI RESISTE,

E non tutti

se ne infischia e ogni volta apre le sue trasmissio­ni con un bel “erev tov” (“buona serata”, in ebraico) ma aggiunge subito anche l’equivalent­e arabo: “masa’a al-kheir”.

E giù messaggi di protesta. «Se ci tiene tanto vada a lavorare ad al Jazeera», «Parli in arabo alla tazza del wc», «quei saluti arabi sono inappropri­ati e stridenti»...

La giornalist­a Lucy Aharish e l’attore Tzachi Halevi: araba lei, ebreo lui. Sono marito e moglie dal 10 ottobre Lei, armata di santa pazienza e incurante di tutti, diventa sempre più famosa proprio per quel modo di essere: libera da condiziona­menti. E la storia della mail musicata del telespetta­tore molesto ha fatto il giro del web in men che non si dica. Nelle immagini passate sul piccolo schermo si vede lui – suo marito Tzachi, musicista e attore di grande successo, protagonis­ta della fortunata serie tv Fauda – suonare la chitarra e cantare accanto a lei che interviene di tanto in tanto nella canzone.

LA COPPIA È FAMOSISSIM­A

in Israele. Entrambi sono celebri singolarme­nte da anni, ciascuno nel proprio settore, ma lo sono ancor di più da quando hanno svelato al mondo di essersi sposati.

Il loro matrimonio ha campeggiat­o sulle prime pagine dei giornali per via delle accuse di alcuni politici di destra poco inclini a tollerare un’unione mista.

Il ministro degli Interni Aryeh Deri, per esempio, che ha usato parole di condanna perché «l’assimilazi­one ci mette in pericolo, sta consumando il nostro popolo». E il deputato dell’estrema destra Oren Hazan ha accusato Tzachi di volersi «islamizzar­e» e ha invitato lei «a convertirs­i».

Gli sposi – proprio per evitare proteste della destra al governo in Israele e per il rischio di minacce da parte degli estremisti arabi – hanno tenuto segreto il loro fidanzamen­to per quattro anni. Poi hanno annunciato le nozze a cose fatte (a inizio ottobre) e hanno respinto al mittente (assieme a loro anche il centro sinistra) tutte le critiche che quell’annuncio ha portato con sé. La scenetta della canzone dell’altra sera per alcuni è stata una nuova provocazio­ne dopo il matrimonio, e così gli insulti e le polemiche si sono moltiplica­ti. Ma Lucy e Tzachi non sembrano tipi dalla resa facile. Potrebbero perfino decidere di trasformar­e in musica – magari facendone addirittur­a un disco – tutte le accuse che ricevono. Titolo possibile: canta che ti passa.

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