Corriere della Sera - Sette

Ognuno ha diritto a un infermiere del sonno

(e raddoppio gli stipendi agli insegnanti)

- Utopie fedelmente trascritte da Irene Soave

SIAMO LONGEVISSI­MI!

Angela Finocchiar­o (Milano, 1955) è attrice di teatro e cinema. Ha vinto due David di Donatello. Tra il 26 dicembre e il 7 gennaio è protagonis­ta di Ho perso il filo, al teatro Ambra Jovinelli di Roma

Perché io, imperatore Angela I, finanzio a pioggia la ricerca medica. Lo faccio per sottrarla ai meccanismi del profitto. Anche per questo non ho bisogno di imporre niente, ad esempio i vaccini: io voglio che tutti siano informati così bene da saper scegliere, e che non vi sia nemmeno il sospetto di interessi economici su decisioni così personali.

I miei sudditi non sono sudditi: sono molto liberi. Così, se sono incurabili, possono scegliere di andarsene.

Essendo molto longevi, nel mio regno ci sono anche parecchi anziani. Non sono una razza umana a parte, da parcheggia­re in qualche struttura, ma fonte di saggezza. A scuola, una delle ore settimanal­i di storia la tengono loro: accanto alle date di battaglie e trattati, i ragazzi imparano anche la scienza della dignità personale. Che è inalienabi­le. E scoprono che pure il nonno, alla loro età, si innamorava. A proposito di dignità: raddoppio lo stipendio agli insegnanti. Li vorrei rispettati come una volta. Come misura di salute sociale, poi, vorrei che tutti dormissero bene. Nel mio impero ci sono centri del sonno che aiutano a scegliersi la temperatur­a, il cuscino, la posizione. Ognuno ha diritto a un infermiere del sonno che lo aiuti se non riesce a chiudere occhio. Tranne i neogenitor­i: loro si aiutino a vicenda, e condividan­o tutto di questa intensa esperienza, che non ricapiterà tanto spesso. Come fanno? Nel mio regno, mamme e papà hanno l’uguaglianz­a assoluta. Stessi congedi, stessi doveri, stessi diritti. E una cultura dell’uguaglianz­a diffusa ovunque. Ah, a proposito di cultura:

impongo nuovi canoni di bellezza femminile. Le modelle hanno il naso importante, i dentini in avanti, i riccioli e il sedere che tende al basso.

Si chiama finocchiar­itudine! Vi piacerà...

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