Corriere della Sera - Sette

Un 2019 sorprenden­te comincia con una prova di inglese

Tra i buoni propositi di inizio d’anno troneggian­o sempre dieta, palestra e inglese. Una lingua che anni fa era diffusa; oggi è ubiqua. Le occasioni per impararla sono continue, da Netflix alla musica. Voi quanto la conoscete?

- Www.corriere.it/italians

LA POLITICA ANNUNCIA

buoni propositi per tutto l’anno, senza soluzione di continuità. Una produzione instancabi­le di promesse, non seguita da un’azione altrettant­o impression­ante. Noi cittadini siamo più realisti: all’inizio dell’anno nuovo ci limitiamo a pochi, semplici impegni con noi stessi. Si tratta di promesse che non manterremo, lo sappiamo; ma ogni anno ci riproviamo. Dieta, palestra e lingua inglese sono, quasi sempre, in testa a questa speciale classifica.

ABBIAMO DECISO

di dedicare la copertina di 7 a uno di questi lodevoli propositi – l’apprendime­nto dell’inglese – sperando di poter aiutare qualche lettore a mettersi d’impegno. Dell’importanza di questa lingua parlano tutti, da decenni; e ormai non c’è più nessuno disposto a sostenere che la conoscenza dell’idioma di Shakespear­e (e, in qualche misura, di Donald Trump) sia inutile. In nome di un’improbabil­e autarchia linguistic­a c’è chi mette i bastoni tra le ruote allo studio avanzato in inglese – la vicenda del Politecnic­o di Milano è malinconic­amente istruttiva. Ma neppure questi solerti passatisti osano dire che l’inglese sia inutile.

HO SCRITTO UN LIBRO,

molti anni fa, sul tema; e molti articoli, da allora. Scrivo in inglese, con regolarità, per giornali britannici e americani (e sono di Crema, provincia di Cremona: l’ho imparato!). Non intendo ripetermi Alicia Florrick, (Netflix) Una buona maestra d’inglese? e annoiarvi. Aggiorno solo un concetto che ho già espresso più volte. L’inglese, che era diffuso, è diventato ubiquo. La scuola fa la sua parte, spiega Chiara Severgnini (pagine 16-21). Ma le occasioni per imparare sono dovunque. I viaggi. I videogioch­i. I social. Il teatro (pagine 72-75). La possibilit­à di selezionar­e lingua e sottotitol­i su Sky e Netflix. Quanti superano la pigrizia, rinunciano al doppiaggio e scelgono la lingua originale, che molto spesso è l’inglese?

CONVINTI CHE

un settimanal­e debba essere stimolante e sintetico, e non replicare il modello informativ­o del quotidiano, abbiamo deciso di impegnarci in questa insolita impresa didattica. Non è un numero monografic­o, ma abbiamo deciso di dedicarlo alla lingua inglese. Per capire quanto la conosciamo, abbiamo creato otto test (uno in copertina, sette all’interno, di difficoltà crescente); e abbiamo chiesto a due autori noti – lo scrittore Tim Parks e Maurizio Ferrera, editoriali­sta del Corriere – di mandarci il loro contributo in inglese. Sarà disponibil­e anche la traduzione, certo. Ma trovarsi davanti il testo in due lingue – vedrete – diventerà una piccola sfida. Ed è di sfide intelligen­ti che abbiamo bisogno, di questi tempi.

UN OTTIMO 2019 A TUTTI VOI.

Sarà un anno pieno di sorprese, scommettia­mo?

 ??  ?? The Good Wife
The Good Wife

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy