Il direttore d’orchestra crea un’armoniosa sinfonia tra carne e spirito
QUESTO È UN GRANDE
romanzo. Mi pare che non se ne sia accorto nessuno. Si intitola Il tuo sguardo nero. L’autore, Francesco Maria Colombo, è un direttore d’orchestra. Da ragazzo scriveva di musica sul Corriere .Ha 53 anni. Tempo fa vide Quell’oscuro oggetto del desiderio di Buñuel. Se ne innamorò. Scoprì che era tratto dal romanzo La Femme et le Pantin di Pierre Louÿs, scrittore francese di fine Ottocento. Per saperne di più rovistò per un anno tra le carte di Louÿs alla Bibliotèque de l’Arsenal di Parigi. Lì nacque Il tuo sguardo nero. Da dove cominciare a raccontarlo?
Forse dalle cinque del pomeriggio del 14 ottobre 1897 quando Pierre Louÿs e Marie de Hérédia, coniugata de Régnier, si trovano soli per la prima volta in un appartamento di avenue Carnot, XVII arrondissement. Pierre è uno scrittore dallo stile brillante (e un magnifico poeta). È anche un erotomane. Il suo biglietto da visita recita: «Ho conosciuto duemilacinquecento donne nel senso che la Scrittura ha consacrato». Tiene un registro della sua attività amorosa. Cataloga le fanciulle (madamine!) che incontra: «Ragazza giovanissima, 15 o 16 anni, carina; ma della prostituzione più bassa, sotto i ponti e a capelli sciolti. Perfettamente abituata alla sodomia, si è fatta prendere all’aperto sotto il quai, verso le 11 della sera, senza difficoltà. Costo: 5 franchi». Spesso le ritrae (è un eccellente fotografo) in pose osé. Le racconta a volte con lessico alla Benigni. Di una con la mascella squadrata e «le fosssssette», ricci castani e fianchi stretti, scrive: «Nel ’90 l’ho trombata una dozzina di volte». Louÿs scrisse in totale mille pagine di opere erotiche, che fanno scomparire al confronto le sessantaquattro posizioni del Kamasutra. Ma non è un pornografo. Per lui l’adorazione della carne porta alla comprensione dello spirito. «I grandi volut- La copertina di
Il tuo sguardo nero (Ponte alle Grazie) di Francesco Maria Colombo