CACCIA AL PIANETA FANTASMA
C’È DAVVERO UN GRANDE PIANETA
oltre i confini conosciuti del nostro sistema solare? La domanda si è riaccesa con vigore il 10 novembre scorso quando dall’osservatorio sulla vetta del grande vulcano Mauna Kea alle isole Hawaii con il telescopio Subaru tre astronomi americani (Scott S. Sheppard della Carnegie Institution of Science, David Tholen dell’Università delle Hawaii e Chad Trujillo della Northern Arizona University) scoprivano Farout, il corpo celeste più lontano del corteo planetario intorno al Sole. Mostrava un volto roseo come è tipico dei corpi ghiacciati e le ripetute osservazioni stimavano un diametro intorno a 500 chilometri (sette volte minore della nostra Luna). «Il 2018 VG18, come è stato scientificamente battezzato Farout», precisa Scott Sheppard, «è il più remoto e più lento degli oggetti osservati nel sistema solare. E occorreranno alcuni anni per determinare con precisione la sua orbita». Al momento si stima che per compiere un intero giro intorno al Sole impieghi oltre mille anni. Il terzetto aveva già scoperto