Corriere della Sera - Sette

Per votare ci vuole un patentino!

(E chi governa deve sparire dai social)

- Utopie fedelmente trascritte da Irene Soave

IL SUFFRAGIO

Saverio Raimondo (Roma, 1984), stand-up comedian, autore in tv e radio, è ospite fisso a Le parole della settimana (Rai3) e Caterpilla­r (Radio2). Il suo libro più recente è Stiamo calmi (Feltrinell­i, 144 pp., 14 €)

universale è abolito. Onestament­e: vi pare che abbia funzionato? Il mio impero è una epistocraz­ia, cioè un governo dei dotti: ho preso il termine da un libro che è la mia guida, Contro la democrazia dell’americano Jason Brennan.

Non voglio che possa votare chi non sa le cose basilari di politica, economia, storia. Per farlo, c’è un patentino. C’è per raccoglier­e funghi, per guidare... lo voglio anche per andare alle urne. Poi vorrei un programma di natalità zero, una campagna che mostri i bambini per quello che sono: un moltiplica­tore di problemi. Rovinano le coppie molto più degli amanti; e crescono sempre, generando problemi sempre più grandi. E poi, scherzi a parte, siamo troppi. Il pianeta è sempre più stretto. Non si può crescere ancora. Come dite? Voi sudditi mi odiereste? Ma prenderei subito delle misure acchiappac­onsenso. Per esempio, bando agli studi che dicono che il fritto fa male! Fritto, si sa, è buono tutto. E poi friggere uccide i batteri. Poi vorrei una mutazione del galateo:

basta toccarsi sempre! Basta bacini sulla guancia, strette di mano, pacche sulla spalla... La nostra è una società dove ci si tocca troppo e si fa sesso troppo poco.

Invertiamo le proporzion­i. Avete litigato? Anziché far pace con una stretta di mano, fatela con una sveltina. In tv torna la seconda serata: è stata storicamen­te la culla dei prodotti migliori, quelli che dopo 30 anni ancora riprendiam­o: Portobello, La tv delle ragazze... Vorrei che tornasse una fascia-laboratori­o simile. Questi, gli indirizzi di base, ma delego molto. A governanti capacissim­i, tecnici, privi di carisma. Appena nominati, sono costretti a cancellare i propri profili social e sparire da Internet. Comunicano con la gente grazie alle leggi che ne portano il nome. E a chi posta ciò che mangia, interdizio­ne perpetua dai pubblici uffici.

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