Corriere della Sera - Sette

CALI: SÌ O NO?

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A OGNUNO IL SUO

tre capisca che ci sono strumenti adatti alle lunghe chiacchier­ate (telefono, Skype) e strumenti fatti per le comunicazi­oni veloci (WhatsApp, Messenger, Telegram)? Di fronte a tutto questo, ho optato per una soluzione drastica: nel 2019 non ascolterò più i vocali di nessuno. A meno che, ovviamente, tu non riesca a persuaderm­i del contrario.

ANDREA FEDERICA DE CESCO

Cara Chiara, te lo dico francament­e: non condivido la tua presa di posizione e farò del mio meglio per farti cambiare idea. Il fatto che due amici su tre ti abbiano risposto con un messaggio vocale dovrebbe renderti felice, non irritarti: non solo hai potuto ricevere qualche aggiorname­nto sulla loro vita (o anche una semplice risposta), ma hai anche avuto la possibilit­à di ascoltare la loro voce. Da quanto tempo non ti capitava? È un po’ come parlarsi, seppure con tempi sfalsati. In ogni caso, non vedo perché tu debba essere così drastica. Ti concedo che molti abusano un po’ dei messaggi vocali, servendose­ne anche in casi in cui qualche riga per iscritto sarebbe molto più efficace e veloce. Però, ammettilo: anche tu qualche volta sei stata grata della loro esistenza. Insomma, sarà capitato pure a te di essere troppo di fretta per metterti a digitare! Senza contare che i messaggi vocali ci Qui sopra, un’intensa sessione di texting (l’atto di inviare messaggi, ndr) a Trafalgar Square, Londra. A sinistra, due ragazze ascoltano un audio a New York

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