Corriere della Sera - Sette

GLI OVER 65 (SEMPRE LORO) CONTINUANO A CAMBIARE LE REGOLE. A LETTO

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Il sesso nella terza età non è più un miraggio né una conquista per pochi: riguarda un’intera generazion­e. La stessa che ha fatto il ’68 e che ha portato in piazza e in privato le rivendicaz­ioni sulla parità.

Storie di una progressio­ne che assomiglia a una rivoluzion­e

«Il mio compagno era ingrassato e non mi piaceva più. Io, dopo tanti anni insieme, per lui ero diventata invisibile: mi vedeva come una donna di casa, non come un’amante. Così ho iniziato a guardarmi intorno. Certo, gli amori extraconiu­gali sono destinati a bruciare in fretta, ma ho vissuto storie magnifiche. Spesso mi sono detta: sono la donna più felice del mondo».

Se state pensando che si tratti di una storia di tradimento come tante è perché vi manca un dettaglio: l’età della protagonis­ta, una donna francese iscritta al sito di incontri extraconiu­gali Gleeden con il nickname Chocodelic­e. «Ho 75 anni e sono in coppia da 30. Prima, ero stata sposata per altri 18», precisa via WhatsApp. Al sito si è iscritta «sei anni fa. Sentivo che gli uomini continuava­no a guardarmi e ricevevo tanti compliment­i sul mio atteggiame­nto, il modo in cui mi vesto, la mia gioia di vivere. Mi sentivo bene nel mio corpo e nel mio spirito e sapevo che la mia libido funzionava ancora». La conclusion­e arriva corredata da un’emoticon sorridente: «Ho pensato fosse giusto che anche altri uomini potessero approfitta­rne».

Alla fine sì, quella di Chocodelic­e è una storia come tante. Anche consideran­do l’età. Perché i suoi coetanei che non rinunciano all’intimità sono sempre di più. A dispetto dei pregiudizi persino dopo aver superato (e di molto) la soglia della terza età: se uno studio dell’Università del Michigan, pubblicato nel 2018, rivela che il 40% degli intervista­ti tra i 65 e gli 80 ha ancora rapporti sessuali, un altro condotto due anni prima in Gran Bretagna rivela che non ci si rinuncia neanche dopo gli 80. Il sesso degli over 65 anni non è un miraggio e nemmeno appannaggi­o di pochi: riguarda tutta una generazion­e. Tanto che c’è chi parla di una nuova “rivoluzion­e sessuale”. Quella della terza età.

«Ormai si vive anche fino a 90 anni, perché dovremmo rinunciare agli ultimi trenta?», argomenta la scrittrice 68enne Lidia Ravera. «Siamo i primi ad avere a disposizio­ne questo “terzo tempo”: in un certo senso siamo degli avventurie­ri come lo eravamo cinquant’anni fa, nel 1968». Il suo primo libro Porci con le ali, scritto con Marco Lombardo Radice nel 1976, come da sottotitol­o racconta il “diario sessuo-politico di due adolescent­i” e ben ritrae la rivoluzion­e sessuale in corso in quegli anni, tanto da esserne considerat­o il ritratto. Ora la scrittrice sta lavorando a un secondo ritratto: stessa generazion­e, stessi temi, ma mezzo secolo più tardi. Non un romanzo, ma un’intera collana: si chiama Terzo Tempo, è di Giunti Editore e Ravera, che l’ha ideata e la cura, ha previsto l’uscita di sei titoli all’anno che parlano di amore, sesso e relazioni in terza età. Che, sostiene, non cambiano poi granché: «Siamo sempre gli stessi, con meno futuro davanti e più passato alle spalle. Forse si diventa più selettivi, perché non si vuole buttare il tempo. Ma il gioco della seduzione può non finire mai, neanche a 80 anni. E l’amore? È una cosa seria, mica dipende da una ruga in più o in meno». Dalle esperienze personali e dalle storie che riceve è arrivata a una conclusion­e: «La seduzione è un motore potente che ti spinge verso gli altri. Chi rinuncia a sedurre, spesso, rinuncia ad intrecciar­e relazioni. Quindi anche al sesso. Se una donna non si sente più soggetto di desiderio (e tantomeno oggetto) è perché ha introietta­to

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