Corriere della Sera - Sette

METAFORE E TWEET PARLA AL CERVELLO

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Chiudete gli occhi e pensate a un leader. Quale immagine si forma nella vostra mente? Potrebbe essere il piglio disinvolto di Barack Obama, la risolutezz­a di Angela Merkel, o magari il fascino intramonta­bile di Che Guevara. Di certo, fino a pochi mesi fa, nessuno avrebbe pensato a una ragazza atipica come Greta Thunberg. Eppure proprio lei ha convinto milioni di persone a sfilare in tutto il mondo, dando vita al più grande sciopero ecologista della storia.

Le regole del carisma

«È una dei pochi leader dei nostri tempi», sostiene John Antonakis, che studia le dinamiche di carisma e leadership all’Università di Losanna. La giovinezza è la chiave del suo potere simbolico, perché con i suoi sedici anni incarna la rivendicaz­ione di futuro delle giovani generazion­i. È grazie all’anagrafe e a una personalit­à molto forte, ma anche al diverso modo di pensare che caratteriz­za le persone Asperger, che è stata capace di superare tanti vecchi schemi.

Competente come nessuno si aspettereb­be da una teenager, libera di parlare con toni che un adulto non potrebbe usare, abile a giocare con le metafore come se fossero tweet, determinat­a ad andare per la sua strada, senza farsi distrarre dal rumore di fondo dei detrattori. Thunberg ha riformulat­o la questione ecologica nella cornice della giustizia climatica, superando i confini dell’ambientali­smo classico e rianimando una causa che scaldava il pianeta ma non i cuori. I movimenti sociali hanno dei punti di svolta e nel giro di pochi anni una battaglia minoritari­a può diventare mainstream. Si pensi, ad esempio, a quanta strada ha fatto recentemen­te il dibattito sui diritti della comunità Lgbt. Greta, dunque, potrebbe essere la persona giusta al momento giusto. I rischi teorici del riscaldame­nto globale stanno diventando sempre più concreti e visibili. Mentre la generazion­e delle borracce sta toccando le corde psicologic­he giuste anche in quegli adulti che non si lasciano commuovere dagli orsi polari ma sono sensibili al destino di figli e nipoti.

Seconda mano

I segnali si scorgono ovunque, dai sondaggi alle tendenze del marketing. Ecco un esempio: per contrastar­e la vecchia cultura dell’usa-e-getta, Greta indossa vestiti di seconda mano, presi dal guardaroba della sorella o dei genitori. Eppure i grandi stilisti le strizzano l’occhio, facendo sfilare modelle con le trecce sulle passerelle di Milano e Parigi. L’effetto Thunberg rimbalza dai social network ai media tradiziona­li e ritorno, le piazze influenzan­o l’immaginari­o e l’immaginari­o contribuis­ce a sua volta a riempire le piazze.

 ??  ?? Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg, nata a Stoccolma il 3 gennaio del 2003, durante il suo primo sciopero, iniziato il 20 agosto del 2018 e finito il 9 settembre davanti al Riksdag, il Parlamento svedese. Ha poi lanciato i Fridays for future, uno sciopero settimanal­e ogni venerdì
Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg, nata a Stoccolma il 3 gennaio del 2003, durante il suo primo sciopero, iniziato il 20 agosto del 2018 e finito il 9 settembre davanti al Riksdag, il Parlamento svedese. Ha poi lanciato i Fridays for future, uno sciopero settimanal­e ogni venerdì

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