COMODI SULLA PLASTICA
È Talent scout di designer lo è da sempre. Questa volta però Rossana Orlandi si sente coinvolta in un ruolo più ampio e dal risvolto etico: sensibilizzare i giovani progettisti perché scoprano le possibilità creative della plastica di riciclo. Ed evitare che diventi scarto inquinante per i mari.
È la seconda tappa del progetto lanciato lo scorso aprile alla Design Week con il titolo “Guiltless Plastic”: una mostra di pezzi unici creati con questo materiale da designer famosi e un concorso per i giovani progettisti. «Abbiamo dimostrato come la plastica da riciclo sia un materiale duttile ed espressivo. Quest’anno abbiamo puntato sul “senso di colpa” che ha dato il nome al progetto, nella prossima puntata rifletteremo su estetica e funzionalità», duzione per ora si è confrontato poco con questo tema: «È una questione culturale, ma anche di metodo. Occorre insegnare ai più piccoli uno stile di vita “plasticfree” ma anche ragionare su una filiera in grado di creare usando questo materiale». Proprio per questo il RO Plastic Prize 2020, appena lanciato (www. guiltlessplastic.com/plasticprize-2020/), introduce alcune nuove categorie: «Tra cui una dedicata all’industrial design che individuerà prodotti riproducibili in serie».
Intanto, due dei progetti vincitori nel 2019 si apprestano a diventare “oggetti” reali: il tessuto intrecciato multicolore di Reform Studio sarà prodotto da Ikea, mentre la sedia del giovanissimo Alexander Schul è in fase di prototipazione presso un famoso marchio di design italiano.
PROTOTIPI
Due progetti presentati alla Design Week saranno prodotti in serie.
la scommessa, vinta, della designer Rossana Orlandi