I VIDEOGIOCHI 2.0 SARANNO SENZA CONSOLE
Il futuro dei videogiochi potrebbe essere senza console, e senza pc. Ossia senza hardware dedicato, quella barriera tecnologica ed economica, piccola o grande che sia, che impedisce al già enorme mondo del gaming – composto da 2,5 miliardi di persone – di diventare ancora più popoloso. Non accadrà oggi, dove nel mondo si trovano almeno 280 milioni di console di nuova generazione, e forse neanche domani. Con Microsoft e PlayStation pronte al debutto di nuove macchine. Ma chi crede nel gioco liquido, le basi le ha già lanciate.
Vodafone l’ha fatto in occasione della Milan Games Week, la fiera dei videogiochi italiana, con la presentazione (un’anteprima mondiale) di Game Now, una piattaforma di streaming completamente basata sul 5G. Il servizio che verrà lanciato nelle prossime settimane, dedicato ai soli clienti del provider, non sarà esclusivo per la connettività di quinta generazione – ancora limitata nella copertura sul territorio nazionale – ma fa perno sulla rete del futuro. E propone giochi di ogni genere, anche gli ultimi usciti, su qualsiasi schermo, dal telefono al tv di casa. Discorso non dissimile vale per Tim Games, il servizio di cloud gaming lanciato nel 2017 e che lo scorso giugno ha ricevuto l’upgrade in 5G per quanto riguarda il gioco in mobilità. Il primo provider italiano continua a proporre il proprio ecosistema su tv tramite il Tim Box e connessione via fibra, mentre attraverso il 5G è possibile utilizzarlo pure su smartphone.
Anche Google sfrutterà il 5G per il suo mondo dedicato ai videogiochi, la piattaforma in streaming chiamata Stadia, come anticipato al Corriere da Phil Harrison, il vicepresidente di Big G dedicato alla nuova avventura. Stadia in versione wi-fi è forse la novità più attesa da tutto il comparto (come dimostrato dal sold out della Founder’s Edition, pacchetto per appassionati da 129 euro): è in arrivo il prossimo 19 novembre, ma darà vera prova di sé solo con il 2020. Chi una porzione di futuro l’ha già messa in campo è stata Apple, che lo scorso 19 settembre ha rilasciato insieme a iOS 13 la piattaforma Arcade, il campo da gioco della Mela. Viene raccontato come il vero gioco in mobilità, senza pubblicità e gli acquisti in-app, vero morbo per i tanti appassionati di videogiochi sul cellulare. Arcade non è in streaming, i giochi si scaricano, ma è basato sul concetto di multipiattaforma: tv, smartphone, tablet e pc. Basta che abbiano una mela sopra.