S’INCHINA A LEONARDO
QUEEN ELIZABETH
Quando si dice: imperdibile. Non solo per il numero di disegni (oltre 200) ma per la straordinaria varietà dei soggetti di cui si compone questa collezione superlativa. Oltre ai celebri fogli anatomici (del 1507/8), ammiriamo quello schizzo per l’Ultima Cena in cui, oltre alla figura di San Giacomo (ritratto eseguito da modello), compare anche il Castello Sforzesco di Milano. In un’altra opera c’è poi la vivezza di quell’uomo accerchiato dagli zingari, composizione che ispirò Giorgione, forse Dürer, Massys e poi Caravaggio. Nei primi disegni scientifici, Leonardo (che aveva licenza di sezionare cadaveri) studia matematicamente le proporzioni del corpo umano (e raffigura persino un coito). Ma così fa anche con i cavalli, che ci rimandano al monumento equestre Sforza e alla battaglia d’Anghiari.