Corriere della Sera - Sette

LA DRAG GLITTER: «IO, LIBERA, ORA AIUTO GLI ALTRI» LUXURIA: «SUL LAVORO POCHI PASSI»

- Di FRANCESCA ANGELERI

«Sei uguale a me. Soltanto più magra» esclamò sua madre Monique la prima volta che la vide travestita. Stephanie Glitter (alias Francesco Mammone, make up artist e icona gender della celebre discoteca Plastic di Milano) è nata nel 1994 a Pordenone. I suoi genitori l’hanno cresciuta trasmetten­dole l’insegnamen­to che poteva fare ciò che desiderava e che realizzare i suoi sogni non era impossibil­e: bastava lavorarci sodo. La passione per l’estetica la trasportò a Milano dove studiò trucco e oggi lavora con molti tra i più noti stilisti. Dal 2014 è la drag queen star del Plastic ma il salto vero l’ha fatto nel 2018, sfilando per Anna Dello Russo, icona fashion di Vogue, il suo mito: «Porto i capelli biondo cenere come lei».

Anna la fece sfilare in mezzo a super modelle, in un défilé di suoi abiti che vennero poi battuti all’asta da Christie’s per beneficenz­a. Da allora la sua scelta è stata “sdoganata”. Su Instagram si espone (con ironia) caratteriz­zandosi per uno stile di vita libero da pregiudizi ed è stata premiata come Influencer dell’anno ai Diversity Media Awards. La segue un pubblico trasversal­e fatto da gay, ma anche da mamme e ragazzine. Ha rifiutato Il Grande Fratello «perché non è lo spazio giusto. Troppo alto il rischio di buttare i trans in ridicolo». I grossi brand la cercano: l’ultima è Coca Cola con cui è online in un video su Freeda (canale social dove è protagonis­ta con un nuovo format). In estate ha lanciato la nuova sneaker di Reebok, Mac l’ha portata al Life Ball a Vienna ed era madrina del Pride di Milano sul carro di Nyx (l’anno scorso per Netflix). È stata la prima drag model al Festival di Venezia nel 2018 con Nars; la Camera della Moda di Milano l’ha voluta sul Green Carpet. Il suo obiettivo è fare informazio­ne nelle scuole, «vorrei poter aiutare qualcuno».

Tutto era cominciato con Vladimir Luxuria. Quando la neo direttrice del Lovers Film Festival di Torino apparve nel 1999 al Costanzo Show, molti fecero coming out. La sua militanza è nota: «Anche se ora ho chiuso con la politica attiva. Credo invece che formare una generazion­e sia fondamenta­le: da una trasformaz­ione culturale non si torna indietro. E vedere un film che ti apre gli occhi è un atto politico». Al Lovers porterà anche un po’ di glamour: «Il glitter usato a coprire il vuoto non va bene. Ma se c’è sostanza, esalta il contenuto». Anche lei è seguitissi­ma sui social e parla di tempi nuovi: «Ci sono tanti attivisti Lgbt, non mi sento più sola. Molto è migliorato, ma il mondo del lavoro è ancora difficile per una trans. Questo infatti è un periodo in cui è più rivoluzion­ario sfilare con una divisa da infermiera profession­ale che in bikini. La battaglia è lì».

TESTIMONIA­NZE

 ??  ?? Stephanie Glitter, 25 anni, friulana, drag queen, star del club Plastic a Milano, fa il make up artist e si chiama Francesco Mammone. È testimonia­l di vari prodotti e sfila sulle passerelle milanesi. In basso la trans Vladimir Luxuria, 54 anni, dalla politica alla guida del Lovers Film Festival a Torino
Stephanie Glitter, 25 anni, friulana, drag queen, star del club Plastic a Milano, fa il make up artist e si chiama Francesco Mammone. È testimonia­l di vari prodotti e sfila sulle passerelle milanesi. In basso la trans Vladimir Luxuria, 54 anni, dalla politica alla guida del Lovers Film Festival a Torino
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