ISRAELE DA GERUSALEMME A TEL AVIV VIAGGIARE DA SOLE CON LA SORPRESA DI CONDIVIDERE
LA META
Gli unici missili dei quali bisogna avere paura sono quelli esplosi dai racchettoni sul lungomare di Tel Aviv. Superata l’ansia della passeggiata a ostacoli da Banana Beach a Gordon Beach, siete vaccinati per l’intera permanenza in Israele, nel nostro caso sei giorni e cinque notti tra Gerusalemme e la «Collina della primavera», come fu battezzata Tel Aviv nel 1910 da una suggestione dello scrittore e giornalista Theodor Herzl.
Una vacanza sicura, anche per una donna che viaggia da sola. Offre scenari completamente diversi a una distanza ragionevole (meno di quattro ore di volo da Milano) e senza effetti collaterali da jet lag (c’è solo un’ora di differenza). Con il valore aggiunto di farvi perdere un paio di chili, perché non c’è alternativa: dovrete camminare, tanto, sempre.
Partenza in quarta Cominciamo dai voli. Da Milano Malpensa quelli diretti sono operati da EasyJet, Alitalia e El Al, la compagnia di bandiera israeliana. Da Roma la scelta è più ampia (Ryanair, Vueling e Blue Bird Airways). Con una compagnia low cost si può spuntare un’andata e ritorno a 300 euro, come noi da Milano, scegliendo il posto migliore per sedersi. Però attenti agli orari: se partite alle 6.30 da Malpensa dovrete prendere il pullman almeno alle 3.40. La levataccia, però, ha un premio: arriverete in tarda mattinata all’aeroporto di