CHE DIVORA TUTTO
APOLLO, L’ENORME ALANO
“Una bella mattina di primavera, camminando con Samuel Beckett, un suo amico gli chiese: Una giornata così non ti rende felice di essere vivo? Non mi spingerei a tanto, rispose Beckett”. È una delle molte citazioni che si possono leggere in questo romanzo vincitore, negli Stati Uniti, del National Book Award. Un libro sulla società letteraria newyorkese, che demolisce miti (“Chiunque io conosca sta scrivendo un libro”), riflette sul ruolo della letteratura, avanza consigli (“Invece di scrivere di quello che sapete, scrivete di quello che vedete”). La protagonista, senza nome, è stata la promettente studentessa – amante per una volta, amica per sempre
–, di un professore-seduttore che, suicidandosi, le ha lasciato in eredità Apollo, enorme alano che rischia di farle perdere l’appartamento in affitto e che le sbrana un libro di Knausgaard. Domina un’aura poetica, mai stucchevole, che riesce a dire tutto, o quasi, sul lutto, la solitudine, il dolore, l’amicizia. (cr. t.) L’amico fedele
Sigrid Nunez
Traduzione di Stefano Beretta Garzanti, 220 pagine, 17,60 euro