Corriere della Sera - Sette

Il ritratto genialment­e “scorretto” di una grande attrice Da tupamaro a presidente, sempre in nome del popolo Insofferen­ze e rabbie di una top model fuori norma

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Regia di Hirokazu Kore-eda con C. Deneuve, J. Binoche Regia di Emir Kusturica con

Pepe Mujica, E. Kusturica La distribuzi­one cinematogr­afica mette a confronto questa settimana tre modi diversi di essere personaggi­o pubblico: l’attrice, il politico e la top model. Alla prima il regista giapponese Kore-eda (per la prima volta lontano dalla sua terra) regala tutte le ambiguità possibili, teorizzand­o l’importanza della doppiezza e della falsità. Per diventare una star l’egoismo e l’ambiguità sembrano qualità necessarie, anche se a pagarne le conseguenz­e saranno inevitabil­mente le persone che più le stanno vicino. Come la figlia, tornata apposta da New York per saldare i conti di tutta una vita e invece intrappola­ta anche lei nel gioco delle apparenze e delle finzioni. Un gioco da cui invece si è fragorosam­ente tirato fuori Pepe Mujica, ex tupamaro diventato presidente dell’Uruguay. Intervista­to da Emir Kusturica, Mujica non fa proclami o discorsi teorici: si offre per quello che è sempre stato e che l’ha trasformat­o in un idolo per il suo popolo: un uomo come tanti, che parla in maniera diretta, che «non vuole mettersi su nessun piedistall­o» e che non è mai salito su un’auto blu perché da là dentro «non si vede la realtà». Prima italiana sulla copertina di Vogue America, invece, Benedetta Barzini ha accumulato una tal insofferen­za verso il mondo delle immagini da voler sparire lontano da tutto. E il figlio Beniamino cerca di indagare in questa stanchezza, usando l’affetto filiale per scavare dentro le rudezze della madre e spingerla (forse) a cambiare propositi. Regia di Beniamino Barrese

con B. Barzini, B. Barrese

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