Corriere della Sera - Sette

AILEEN WUORNOS LA SERIAL KILLER DELL’AUTOSTRADA

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Una prostituta, alcolizzat­a, dopo aver attraversa­to un inferno di abusi e abbandoni nella sua infanzia, fa strage di clienti. Sempre con una calibro 22

e sempre con la stessa dinanica

«Ancora un uomo a dirmi cosa devo fare». È quello che deve aver pensato Aileen Wuornos mettendo piede nell’aula del tribunale della contea di Volusia, in Florida, la mattina del 14 gennaio del 1992. I denti storti e gialli, una zazzera incolta di capelli biondo-cenere e gli occhi disperati di chi sa che non ha più nulla da perdere. La prostituta accusata di essere la «serial killer dell’autostrada» non esita a dire al giudice quello che pensa di lui, gridandogl­i in faccia la rabbia e il disgusto di una donna che non deve più nascondere il suo odio viscerale per gli uomini. Una donna la cui discesa negli inferi è cominciata molto prima dei sette omicidi di cui è accusata. Se uno psichiatra venisse sfidato a immaginare un’infanzia che con ogni probabilit­à produca un serial killer, troverebbe nei primi anni di Aileen Wuornos una rappresent­azione esatta fino all’ultimo dettaglio. Perché il primo dei tanti orchi che attraverse­ranno la vita di Aileen ha la faccia banale di un uomo qualunque, le sembianze squallide di un nonno ubriacone chiamato a farle da padre. La spirale di abbruttime­nto che è la vita di Aileen comincia proprio tra le quattro pareti di casa.

L’incubo iniziale

Quando Aileen viene al mondo a Rochester, nel Michigan, il 29 febbraio 1956, sua madre Diane è una bellissima 17enne di origini finlandesi. Una delle poche cose buone dell’infanzia di Aileen - ironia della sorte - è che non conoscerà mai il padre. Diane, già madre di un maschietto, ha divorziato da Leo Pittman due mesi prima della nascita della bambina perché ne ha paura. E con ragione. Pittman è un pedofilo psicopatic­o che verrà arrestato anni dopo e finirà impiccato nella sua cella nel 1969. Ma anche Diane come madre non vale un granché e nel 1960 abbandona i figli che vengono adottati da Lauri e Britta Wuornos, i nonni materni. Lauri ha gravi problemi di alcolismo e, dietro l’apparenza di uomo rispettabi­le, è un violento. Picchia ripetutame­nte i nipoti, anche senza motivo. E, come Aileen sostiene in tribunale, la molesta sessualmen­te.

Ma Aileen non è affidabile nei suoi racconti, confusa tra realtà e

allucinazi­oni. Sconvolta dai mostri che popolano la sua mente, la donna rivela in aula di essere stata iniziata al sesso quando era ancora una bambina proprio dall’amato fratello, ai tempi in cui, secondo le sue ex compagne di scuola, era una bambina timida dai capelli biondi e il sorriso gentile. Vera o no la storia sul fratello, la piccola Aileen inizia troppo presto a elargire favori sessuali ai coetanei, in cambio di pochi spiccioli e di qualche sigaretta. Ma soprattutt­o di attenzioni. Fino al 1970, quando all’età di 14 anni rimane incinta. Il padre del bambino è un amico del nonno, che l’ha stuprata. Guai però a parlarne in casa. Per il vecchio lei è una sgualdrina e ha ottenuto ciò che si merita. Aileen finisce in una struttura per ragazze madri dove nel 1971 mette al mondo un bambino che viene dato in adozione. Nella puritana America, Aileen è rovinata. Per gli uomini del posto è buona solo per una botta e via alla fine di una notte alcolica.

La calibro 22

Ma al dolore si aggiunge dolore: nonna Britta muore. L’unica persona che le ha mostrato qualche gentilezza non c’è più. Il nonno decide di cacciare la nipote di casa e a 15 anni Aileen si ritrova a dormire nei boschi e a lavarsi nei bagni delle stazioni di servizio. I soldi per mangiare li fa nel solito modo. La famiglia non le ha lasciato nulla, tranne l’amore per l’alcol. E Aileen beve. Beve molto. L’alcol diventa l’unica fuga da un mondo che le ha negato tutto: casa, affetti, protezione. Un mondo dominato dai maschi, dei quali rifiuta leggi e doppia morale. Aileen è ubriaca già alle prime ore del mattino, è ubriaca quando si prostituis­ce, è ubriaca quando sale in auto nel 1974 per andare in Colorado, dove viene arrestata per aver sparato dal finestrino con una calibro 22. Aileen non si presenta al processo e fa perdere le proprie tracce. È una cosa che le riesce bene; sfuggirà così per molte volte alla polizia. Cambiando identità più di quanto non cambi i suoi vestiti, Aileen diventa di volta in volta Sandra, Lee, Cammie, lungo le strade della Florida, dove si è trasferita nel 1976.

Aileen ha scelto Daytona Beach, dove folle di turisti arrivano ogni giorno per le gare di motociclet­ta. Qui, tra lo scoppietta­re dei motori, scorrono fiumi di alcol. Ed è qui che il Destino le offre una chance per cambiare vita. Aileen sta facendo l’autostop quando viene caricata da Lewis Fell, facoltoso presidente del locale yacht club. Non sappiamo se l’uomo le chiede una prestazion­e. Di certo, le chiede di sposarlo. Lewis ha 69 anni e un sacco di denaro: Aileen

accetta. La notizia del matrimonio finisce sui giornali locali, ma non può una bella casa curare il vuoto che dilaga dentro Aileen. Le vecchie abitudini sono dure a morire e la ragazza finisce quasi ogni sua giornata nei bar di Daytona, dove ubriaca viene arrestata per rissa. Il marito ha paura di lei e ottiene un ordine restrittiv­o: 9 settimane dopo le nozze i due sono già divorziati.

L’incontro con Tyria

Intanto, all’alcol e alla prostituzi­one Aileen ha affiancato le rapine a mano armata. Con la fedele calibro 22 svaligia piccoli negozi. Viene arrestata ma riesce a evitare il carcere nascondend­osi, come sempre, sotto una falsa identità. Poi, nel 1986, in un bar gay di Daytona, Aileen conosce Tyria Moore, una ragazza di 24 anni fuggita dall’Ohio in cerca della libertà. Per la prima volta Aileen scopre la dolcezza, per la prima volta la notte si addormenta accanto a qualcuno che non vuole da lei solo pochi minuti di sesso brutale. È un rapporto che durerà 4 anni, una sorellanza più che una passione amorosa, dirà in seguito Tyria. Le due vivono come nomadi, campano di espedienti e della prostituzi­one di Aileen. I clienti non mancano, le autostrade della Florida sono molto trafficate. Aileen sa dove cercare gli automobili­sti, sa come attirarli. Con lei questi uomini usano pochi riguardi: è una prostituta male in arnese che si vende per pochi dollari. Ma a qualcuno di loro costerà molto più cara. Tra il 1989 e il 1990 Aileen Wuornos uccide con la solita calibro 22 sette dei suoi clienti, tutti uomini tra i 43 e i 65 anni. Il modus operandi è sempre lo stesso: quando l’uomo ha i pantaloni calati, durante o subito dopo l’amplesso, Aileen gli punta la rivoltella: in quel modo non può scappare facilmente e la donna lo uccide.

Il primo a morire, il 12 gennaio 1989, è l’ingegnere 51enne Richard Mallory. L’uomo è uno stupratore condannato e Aileen in seguito dirà di averlo ucciso per autodifesa. Il cadavere di Mallory viene ritrovato crivellato di colpi quasi un anno dopo, mentre David Spears, 43 anni, è rinvenuto nudo con 6 pallottole in corpo il 1 giugno 1990 lungo la Florida State Road. Nove proiettili uccidono poi l’allevatore Charles Carskaddon. Di Peter Siems, invece, 65enne pensionato con la passione evangelica, non si è mai più saputo nulla. Dopo di lui, scompaiono il venditore Troy Burres e l’ex capo della polizia Dick Humphreys. Il suo corpo vestito viene trovato il 12 settembre 1990, colpito sei volte al torace e alla testa.

L’arresto e la condanna Anche l’ultima vittima è un poliziotto in pensione, Walter Jeno Antonio di 62 anni. Il suo corpo nudo viene ritrovato il 19 novembre in un’area disabitata della contea di Dixie. Ed è a questo punto che la polizia della Florida capisce di avere a che fare con un serial killer. Viene istituita una task force e la relazione di una criminolog­a è decisiva: il killer è una prostituta che si apparta con i suoi

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durante il processso, a Daytona Beach,. In basso a sinistra,
Tyria Moore, la sua compagna che è stata al suo fianco per quattro anni, dal 1986
al 1990
Sopra, Aileen Wournos sul banco degli imputati durante il processso, a Daytona Beach,. In basso a sinistra, Tyria Moore, la sua compagna che è stata al suo fianco per quattro anni, dal 1986 al 1990

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