CREA PONTI CON MILANO
Con Gio Ponti la figura dell’architetto assume sfaccettature diverse, diventa più versatile e le sue idee innovative restano contemporanee. Grande progettista, ma anche artista (dipingeva) e designer. Non c’è ambito della creatività che gli sia estraneo, ma si applica specialmente alla ceramica (per Richard Ginori). A Taranto la sua modernissima cattedrale e tra gli edifici a Milano, la sede della società Montecatini e il grattacielo Pirelli nel 1956/60 la cui costruzione è affidata alla Beni Immobili Italia di Anna Bonomi Bolchini, prima donna della finanza italiana. Il suo genio si applica agli arredi (famosi quelli per il grand hotel Parco dei Principi di Sorrento o per il transatlantico Andrea Doria), creazioni oggi da quotazioni stellari alle aste. Ponti diede anche vita alla rivista Domus. Con questa retrospettiva il MAXXI di Roma si focalizza sulle sue architetture, includendo la sua abitazione in via Dezza (così colorata da sembrare più una casa marina che milanese), alla Scuola di Matematica di Roma del 1934. Dal 27/11 al 13/04/2020.
Il famoso museo (di cui s’inaugura l’estensione) mischia le carte della sua collezione di arte moderna e contemporanea, sganciandosi da cronologie ed etichette (come PopArt o Espressionismo astratto). I tempi sono diventati fluidi. Si fanno meno predominanti Europa e America, c’è più mondo. L’arte “parla” lingue diverse. L’esperienza si fa multidisciplinare. Il 21 ottobre.