Corriere della Sera - Sette

LA TRAGEDIA DEI CLUTTER 60 ANNI FA

- Di MASSIMILIA­NO JATTONI DELL’ASÉN

COLD CASE

La notte del 15 novembre 1959 due balordi in cerca di soldi entrarono nella casa della famiglia, in un paesino del Kansas: padre, madre e due figli furono trucidati. Il grande Truman Capote decise di raccontare la storia di assassini e vittime. Il risultato fu un capolavoro, A sangue freddo, l’impietosa radiografi­a della fine del sogno americano

Il villaggio di Holcomb si trova nella campagna del Kansas, a circa 70 miglia a est dal confine con il Colorado. Alla fine degli anni Cinquanta non è che una manciata di fattorie sparse in una distesa infinita di campi di grano. Una desolazion­e che, come scriverà Truman Capote, «anche gli abitanti dello Stato chiamano sempliceme­nte laggiù». Lo scrittore vi giunge nell’autunno di 60 anni fa, richiamato da un trafiletto apparso sul New York Times, in cui viene descritto per sommi capi quello che passerà alla storia come il massacro della famiglia Clutter. Giunto sul posto con l’amica Harper Lee (l’autrice de Il buio oltre la siepe), Capote si immerge fin da subito nel mondo spettrale dei Clutter, intervista i vicini di casa delle vittime, ricostruis­ce la scena del delitto e, dopo che li hanno arrestati, intesse una lunga relazione con i due autori della mattanza. Per fissare poi tutto nel suo libro più originale, quel A sangue freddo che diventerà il capostipit­e, tra cronaca e romanzo, di un nuovo genere letterario. Tutto ha inizio la notte tra il

e il 15 novembre 1959, a 400 miglia di distanza dalla casa dei Clutter. Perry Smith, 31 anni, e Richard Hickock, 28, sono due balordi appena usciti di prigione. Si sono conosciuti proprio dietro le sbarre e lì, grazie a un altro galeotto, hanno saputo che nella campagna del Kansas c’è una fattoria con un tesoro nascosto in una cassaforte.

Una storia di abusi

Smith ha una storia costellata di abusi, subiti in famiglia e negli istituti dove ha vissuto dalla morte della madre. Hickock, invece, ha avuto un’infanzia serena, ma ha scelto di campare di truffe. Finire in prigione era nel loro destino, ma l’esperienza dietro alle sbarre non li ha rimessi in carreggiat­a e il colpo alla casa dei Clutter è troppo

darli. Quando vengono fermati in Nevada, confessano. Il processo è rapidissim­o. Dopo sette giorni di dibattimen­to e 45 minuti di camera di consiglio, la sentenza: pena di morte per entrambi. Hickock e Smith trascorrer­anno i successivi cinque anni nel braccio della morte del penitenzia­rio di stato del Kansas, per finire impiccati il 14 aprile del 1965. In quell’arco di tempo le visite di Capote, soprattutt­o a Smith. Lo scrittore penetrerà l’anima dell’assassino, ne carpirà la fiducia, in un gioco ambiguo di vicinanza e repulsione, facendosi rivelare cosa accadde quella notte.

La cronaca della mattanza Smith racconta allo scrittore che a uccidere le due donne è stato

Hickock, che voleva anche stuprare la ragazza. È Smith a impedirgli­elo, ma quando gli venne chiesto di firmare la confession­e rifiuta. Secondo la ricostruzi­one di Capote, Smith si assume la responsabi­lità degli omicidi perché è «dispiaciut­o per la madre di Hickock». Ma andò davvero così? I documenti riemersi grazie a un’indagine del Wall Street Journal suggerisco­no che gli omicidi siano stati compiuti ancora più a “sangue freddo” di quanto descritto da Capote. Nel manoscritt­o ritrovato di Hickock si legge che lui stesso puntava una torcia sul volto delle vittime per aiutare Smith a centrarle al primo colpo. Ricordando poi il momento dell’esecuzione di Kenyon, Hickock scrive: «Avrei voluto vedere come avrebbe fatto l’imbalsamat­ore a riempire quel buco». Dal manoscritt­o s’intuisce anche che il massacro potrebbe essere stato ordinato da qualcuno che odiava i Cuttler.

Perché allora Capote avrebbe mentito? Per la simpatia che aveva iniziato a nutrire per Smith? sangue freddo uscì nel gennaio del 1965, prima della morte dei due assassini: fu un vano tentativo di salvare loro la vita? Impossibil­e dirlo. Il libro consacrerà Capote nell’Olimpo degli scrittori americani, ma lo segnerà per sempre: il suo capolavoro narrativo sarà infatti l’ultima opera che riuscirà a portare a termine, testamento artistico e impietosa radiografi­a del fallimento del sogno americano.

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 ??  ?? Qui sopra la casa della famiglia Clutter a Holcomb, in Kansas. La notte del 15 novembre del 1959 due balordi entrarono nell’abitazione per fare una rapina: Herb Clutter, 48 anni, la moglie Bonnie, 45, i figli Nancy, 16, e Kenyon, 15, furono uccisi a colpi di fucile e coltello
Qui sopra la casa della famiglia Clutter a Holcomb, in Kansas. La notte del 15 novembre del 1959 due balordi entrarono nell’abitazione per fare una rapina: Herb Clutter, 48 anni, la moglie Bonnie, 45, i figli Nancy, 16, e Kenyon, 15, furono uccisi a colpi di fucile e coltello
 ??  ?? A sinistra Richard Hickock, 28 anni, subito dopo aver confessato l’omicidio della famiglia Clutter. Sotto il complice, Perry Edward Smith, 31 anni, nel tribunale di Garden City, Kansas. Qui sopra lo scrittore Truman Capote con gli attori che interpreta­rono i due assassini nel film tratto dal libro A sangue freddo
A sinistra Richard Hickock, 28 anni, subito dopo aver confessato l’omicidio della famiglia Clutter. Sotto il complice, Perry Edward Smith, 31 anni, nel tribunale di Garden City, Kansas. Qui sopra lo scrittore Truman Capote con gli attori che interpreta­rono i due assassini nel film tratto dal libro A sangue freddo

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